
Maurizio Battista all’Arena Bcc di Fano
Fano, 20 agosto 2022 - Una serata tutta da ridere all’Arena Bcc di Fano, dove stasera alle 21 salirà sul palco Maurizio Battista con l’unica tappa marchigiana della Summer Edition ‘22 dello spettacolo ’Tutti contro tutti’. Dopo il grande successo riscosso in tutta Italia, il comico romano porta in scena la sua dissacrante ironia con uno spettacolo in continua evoluzione, capace di divertire ma anche di far riflettere. Una spassosa e crudele analisi sociale, empaticamente spietata ma al tempo stesso commossa e partecipe dell’umanità, che prende il via da una serie di interrogativi.
È proprio vero che si è destinati a vivere tutti contro tutti? Che si è costretti ad assecondare i ritmi frenetici di una vita mandandola spesso fuori giri? Che i social sono l’unico momento di aggregazione o non piuttosto il modo migliore per alienarsi e soffrire di solitudine? A queste e a tante altre domande risponde, nel suo nuovo show, Battista che, con la sua indiscutibile capacità di far ridere, riesce ad unire tutti gli spettatori all’insegna del divertimento.
Come è nato ’Tutti contro tutti’? "Questo spettacolo nasce per caso ed aumenta ogni sera. E’ un work in progress perché il pubblico è parte integrante del mio genere e poi nasce anche dal discorso del Covid, in cui ci è stato ripetuto spesso che ne saremmo usciti tutti migliori".
Ed è stato davvero così? "No. Ringraziamo Dio che ne siamo usciti, ma migliori non credo proprio. Siamo tutti contro tutti".
Un titolo che lascia pensare che lei non creda nella solidarietà umana… "Io ci credo nella solidarietà umana. Ma credo che sia un sentimento da... ’basso ceto’. La sostanza è che tra disgraziati ci si aiuta, mentre gli altri lo fanno molto meno: non ci pensano. Questo però non vuol dire che ‘chi c’ha la panza piena’ non può essere solidale. Lo dico con la consapevolezza che ci sono le persone buone e cattive in ogni categoria. Però viviamo tutti in continua guerra, micro guerre, conflitti che si potrebbero evitare".
E lei li dissacra tutti, nelle sue due ore e mezzo di show. "Sì, perché siamo qui per ridere. Insieme a me infatti ci sono anche i musicisti del Los Locos, la parte leggera dello show. Perché parlo di Covid ma non sono un virologo. Parlo di tante cose serie di cui non so nulla, solo per far riflettere le persone, per farle ridere dei propri limiti e delle proprie follie. Io non voglio insegnare a vivere a nessuno, sia chiaro, perché ancora non l’ho imparato neppure io".