Bagnini in rivolta nelle Marche: "Siamo 30mila. Tribunali in tilt con i nostri ricorsi"

Bandi per le spiagge dal 2024. Da Pesaro parte la protesta. Cardinali (Cna balneari): "Blocchiamo la giustizia"

Bagnini (foto di repertorio)

Bagnini (foto di repertorio)

Ancona, 17 febbraio 2022 - "Dopo settimane di tavoli di lavoro, quando ho sentito la decisione presa dal Governo sulle concessioni balneari sono rimasta tramortita. Vediamo come evolvono le cose, ma siamo in 30mila per cui ci rivolgiamo ai legali e presentiamo tutti ricorso alla magistratura. Blocchiamo tutti i tribunali d’Italia. Ci sentiamo presi in giro", dice Sabina Cardinali, pesarese, rappresentante nazionale per la Cna Balneari.

Concessioni balneari, i bagnini sono pronti allo sciopero. "Non siamo carne da macello" - 

Il nodo è la decisione del governo di dare l’ok al via ai bandi per le concessioni demaniali delle spiagge dal 2024. A fare da spalla alle categorie dei bagnini c’è anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "Questa accelerazione rischia sia di favorire i grandi interessi internazionali sia di pregiudicare decenni di investimenti di imprese familiari che hanno promosso il nostro turismo". E a proposito di gruppi internazionali Sabina Cardinali aggiunge: "Se vogliono che accada qui quello che è successo in Veneto con la Red Bull che ha comprato chilometri di spiaggia, lo dicano. Se è questo il turismo che vogliono lo facciano sapere. Non vorrei che dietro a certe scelte ci siano grandi investitori internazionali e non vorrei anche che questa decisione possa favorire investimenti per ripulire soldi". La scadenza, confermata, del 31 dicembre del 2023, sta creando anche grande appressione "perché alcuni concessionari hanno fatto investimenti per rinnovare le spiagge per centinaia di migliaia di euro, e io non so come faranno ad ammortizzare queste spese. Alcuni si giocheranno anche la casa". È vero però che ora tutto deve passare dal Parlamento (possibili delle variazioni) e che comunque per i concessionari che dovessero perdere le prossime aste ci sarà comunque la possibilità di aver un risarcimento.