Bollettino coronavirus Marche 15 maggio, 5 vittime e 16 contagi. Tre province a zero

L’epidemia appare in fase di ritirata totale: 16 positivi su quasi 800 tamponi. Ma ci sono ancora morti. La Regione stanzia 201 milioni per l'emergenza

Personale sanitario distrutto: il virus rallenta ma non molla

Personale sanitario distrutto: il virus rallenta ma non molla

Ancona, 15 maggio 2020 - Sono 5 le vittime di oggi del coronavirus nelle Marche: più di ieri, quando sono state 3, ma comunque un numero che fa ben sperare per l'ormai imminente inizio della Fase 2. Le vittime sono 3 donne e 2 uomini. Tre di loro abitavano nella provincia di Pesaro e Urbino: un uomo di 77 anni residente a Monbaroccio, un uomo di 81 di Monteporzio e una donna di 91 di Colli al Metauro. Una vittima era del Maceratese, una donna di 95 anni di Castelraimondo. Strocata da virus anche una donna di 93 anni di Senigallia, in provincia di Ancona.

Il tributo delle vittime della regione Marche sale così a 982 vite spezzate, 520 in provincia di Pedsaro, 214 in quella di Ancona, 161 in quella di Macerata, 66 nel Fermano e 13 in provincia di Ascoli.

I contagi

Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore su 783 nuovi tamponi analizzati i positivi sono 16: 10 nella provincia di Pesaro urbino, 5 a Macerata, 1 fuori regione e 0 nelle altre province: Ancona, Fermo, Ascoli Piceno.

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Il 29 febbraio scorso, ancora distanti dal lock down nel Paese, sopraggiunto circa due settimane più tardi, il Gores delle Marche rese noti i risultati dei tamponi effettuati: 14 positivi su 33 processati, poco meno del 50%. Ieri, sempre il Gores, ha registrato pressoché lo stesso numero di casi positivi, 15, ma su 989 test analizzati, l’1,5%. Non è il dato percentuale più basso (il record spetta al 10 maggio scorso, 10 positivi su 1.012 test, sotto l’1%), ma è sicuramente molto confortante e conferma un trend ormai consolidato e diretto verso gli zero contagi nelle Marche.

Non ci sono statistiche negative. Procede ad ampie falcate la guarigione della popolazione colpita e ricoverata nei circa venti ospedali con aree Covid della regione.

Test sierologici sui sanitari: i risultati

Il presidente Luca Ceriscioli è intervenuto questa mattina alla videoconferenza stampa dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali riuniti di Ancona, convocata per presentare i risultati del percorso diagnostico integrato sieromolecolare clinico applicato ai sanitari dipendenti. I prelievi pervenuti ed eseguiti sono stati 3.885 (90,4% di adesione). Di questi 221 (il 5,7%) sono risultati positivi e, successivamente, negativi al tampone. Dal 9 aprile, dunque, nessun contagio tra gli operatori di Torrette, a testimonianza del funzionamento delle misure di prevenzione. “La Regione Marche – ha detto il presidente Ceriscioli - ha compreso l’importanza dei test sierologici in termini concreti e non solo con gli annunci. L’azienda di Torrette è stata la prima a mettersi in moto e a fare gli atti amministrativi necessari per poter attivare la procedura e oggi possiamo raccogliere un primo risultato di questo lavoro. Il dato dei tamponi tutti negativi è stato sorprendente ed è un risultato importante”. Il presidente ha poi ricordato che questo percorso è stato attivato dalla Regione all’interno di una strategia diagnostica complessa, che prevede non solo l’istantanea del tampone, ma anche esami, come quello sierologico, che permettono di ottenere una serie di importanti indicazioni mediche, scientifiche e di prevenzione. 

Emergenza coronavirus: la Regione stanzia 201 milioni

Per far fronte all'emergenza coronavirus, la giunta regionale delle Marche, oggi pomeriggio, ha approvato una manovra da 201 milioni di euro, destinata a misure straordinarie e urgenti per sostenere l'economia, il lavoro ed il welfare. La metà delle risorse circa (104,1 milioni di euro) verranno stanziate mediante una proposta di legge, da approvare con procedura d'urgenza in consiglio regionale entro maggio, che opererà in quattro direttrici: libererà l'avanzo di amministrazione, vincolandolo a favore di interventi necessari ad attenuare la crisi del sistema economico e stanziando 56,3 milioni di euro di contributi a fondo perduto a famiglie ed imprese; istituisce un fondo da 42,7 milioni di euro per investimenti da parte di aziende di ogni tipo comprese bar, ristoranti e alberghi (manutenzioni ordinarie e straordinarie, adeguamenti, acquisto dispositivi sicurezza Covid etc) con contributi a fondo perduto; prevede poi altri 5 milioni per interventi Covid-19 (fondo corrente ex Cura Italia per 2,1 milioni e recupero entrata/spesa vincolata per 3 milioni).

Una volta che l'Assemblea legislativa avrà approvato la proposta di legge la giunta definirà la platea dei beneficiari della manovra (famiglie, imprese, lavoratori, professionisti nei settori sanità, sociale e sport, trasporti, imprese, agricoltura e pesca, famiglie, lavoro, territorio, edilizia abitativa e ambiente, turismo e cultura) e le specifiche misure (dal contributo una tantum a nuclei familiari che a causa del lockdown abbiano visto azzerate e/o ridotte del 50% le entrate e in base all'Isee, ai contributi a fondo perduto per bar, ristoranti, strutture ricettive, per imprese sociali di servizi alla persona, per Onlus, per settori agricoltura e zootecnia più in crisi, per le scuole paritarie, per il settore comunicazione stampa, radio e tv, per le aziende di trasporto pubblico locale, per la pesca, per l'acquisto di dispositivi sicurezza Covid, per famiglie con disabili, per attività di acconciatore, estetista, per il pagamento di affitti passivi di cittadini ed imprese e infine per attività commerciali, bar, ristoranti e strutture ricettive delle aree interne).

La pdl dovrà prevedere anche l'assegnazione dei contributi mediante il meccanismo della autocertificazione per rendere il sistema di accesso alle risorse il più rapido possibile. Grazie ad una delibera di giunta regionale verranno invece stanziati 97 milioni di euro mantenendo il vincolo originario dell'avanzo applicato.

"Per quanto riguarda i tempi si conta di arrivare alle erogazioni nel tempo piu' breve possibile consapevoli che l'urgenza costituisce la cifra della differenza- spiega la giunta regionale in una nota-. Si aprirà, quindi, dalla prossima settimana un rapido confronto con il consiglio regionale pronti a recepire tutte le proposte aggiuntive di miglioramento e i contributi che ciascuno intenderà introdurre e produrre, al fine di dare una mano nell'emergenza ancora in corso e sostenere in ogni modo la fase della ripresa e del rilancio della nostra Regione".