Coronavirus, Venturi: "Lockdown generale un errore, non ce n'era bisogno"

L'ex commissario per l'emergenza Covid in Emilia Romagna: “Meglio interventi mirati per spegnere i focolai aggressivi”

Sergio Venturi, ex commissario per l'emergenza Coronavirus

Sergio Venturi, ex commissario per l'emergenza Coronavirus

Bologna, 5 giugno 2020 – Dopo la fine del mandato da commissario ad acta per l'emergenza Coronavirus in Emilia Romagna, Sergio Venturi torna a parlare dei mesi trascorsi a lottare contro il Covid. E lo fa con parole non banali. “Il lockdown? Se dovessi rifarlo domani, non lo rifarei come l'abbiamo fatto”, dice durante una lunga diretta organizzata ieri pomeriggio dai Giovani democratici. E aggiunge: “Non si può chiudere un intero Paese quando non ce n'è alcun bisogno".

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Secondo l'ex assessore regionale alla Salute, sono più efficaci lockdown "mirati in alcuni focolai particolarmente aggressivi". Insomma, "conviene intervenire nel piccolo, questa è la lezione che abbiamo imparato quest'inverno". Zone rosse ristrette, dunque, come quelle che la Regione ha deciso per arginare il contagio a Piacenza, a Rimini e a Medicina. Il "rammarico" confidato da Venturi è proprio che non si sia deciso da parte del Governo di includere una parte del Piacentino nella zona rossa della vicina Codogno, primo focolaio conclamato dell'epidemia in Italia.

Ma "quelle di Rimini e Medicina sono state decisive per evitare che diventassimo una seconda Lombardia", rivendica l'ex commissario, a proposito della chiusure ulteriori in quelle zone. Blindando Medicina, in particolare "abbiamo evitato che Bologna diventasse Bergamo". Però, "non ha senso la zona rossa dell'Italia. In alcune regioni – ricorda - abbiamo avuto solo qualche centinaio di casi, poteva avere senso impedire gli spostamenti da regioni molto 'impestate' alle altre, ma disturbare il regolare interscambio tra le regioni del sud mi è sembrato un po' eccessivo". In questo senso, nonostante le differenze politiche, "mi è stata simpatica la presidente della Regione Calabria quando ha detto perché non poteva aprire i ristoranti all'aperto. Questa é una lezione da prendere".

In ogni caso, sottolinea Venturi tornando sulle conseguenze economiche drammatiche del lockdown, "ho molto rispetto decisioni prese in quelle settimane, da chiunque. Lo ha fatto non immaginando di prendere decisioni sbagliate. Ma sarebbe tragico se non imparassimo da ciò che è accaduto". Comunque, sottolinea in un altro passaggio della diretta, "non ci potremo più permettere una chiusura così prolungata". Ora, auspica Venturi, "sarebbe bello se in autunno ci presentassimo 'puliti', se i mesi estivi ci servissero ad arrivare a zero contagi. Vorrei che ci arrivasse anche la Lombardia, in modo da farci trovare preparati ad una eventuale ricomparsa del virus".