Coronavirus oggi, bollettino Covid 7 settembre. I contagi aumentano in Emilia Romagna

Processata la metà dei tamponi rispetto a domenica, trovati 132 casi: boom a Reggio Emilia. L'età media dei positivi è 37 anni, altri 4 pazienti in terapia intensiva. Screening a scuola, negativo il 97% dei casi

Coronavirus, bollettino di oggi: 132 contagi in Emilia Romagna (FotoSchicchi)

Coronavirus, bollettino di oggi: 132 contagi in Emilia Romagna (FotoSchicchi)

Bologna, 7 settembre 2020 – Aumentano i nuovi contagi in Emilia Romagna: dopo i 124 di ieri, il bollettino sul Coronavirus di oggi, 7 settembre, registra 132 casi di Covid, di cui 70 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. I tamponi effettuati ieri sono 5.403 (la metà di ieri), per un totale di 968.146. A questi si aggiungono anche 2.093 test sierologici. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37 anni. Non si registra nessun decesso in tutta la regione. I positivi dall'inizio dell’epidemia salgono a quota 32.760.

Aggiornamento Il bollettino dell'8 settembre

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Dei 132 nuovi casi, più della metà (74) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 78 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 41 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 28.

Gli asintomatici

Su 70 nuovi asintomatici, 41 sono stati individuati attraverso gli screening, i test introdotti dalla Regione e i test pre-ricovero, 28 grazie all’attività di contact tracing, mentre di 1 è in via di accertamento la modalità di individuazione.

Boom di casi a Reggio Emilia

Per quanto riguarda la situazione sul territorio, il maggior numero di casi si registrano nelle province di Reggio Emilia (30), Modena (21), Bologna (20), Ravenna (16) e Parma (10).

In provincia di Reggio Emilia, su 30 nuovi positivi, 9 sono rientri dall'estero (2 dall’Ucraina, 3 dall’Albania, 3 dal Marocco, 1 dalla Tunisia), 8 da altre regioni (2 dalle Marche, 3 dalla Campania, 2 dalla Toscana, 1 dalla Puglia), 9 sono contatti di casi già noti all’interno di focolai familiari, 2 individuati con screening sul posto di lavoro, 2 sono casi classificati come sporadici.

In provincia di Modena, su 21 nuovi positivi, 14 sono di rientro dall’estero (di cui 8 dall’Albania, 2 dall’Ucraina, 2 dalla Turchia, 1 dalla Spagna e 1 dalla Croazia), 3 da altre regioni (di cui 1 dalla Puglia, 1 dalla Sardegna e 1 dalla Sicilia), 3 da tracciamento su casi già noti, 1 classificato come sporadico.

Bologna e provincia, su 20 nuovi positivi, 9 sono di rientro dall’estero (5 dall’Ucraina, 3 dall’Albania e 1 dall’Ungheria), 8 di ritorno da altre regioni (di cui 7 dalla Sardegna e 1 dalla Puglia), 2 sono stati diagnosticati dopo le vacanze in Riviera romagnola, 1 caso classificato come sporadico.

In quella di Ravenna, su 16 nuovi casi, 5 sono stati individuati al rientro dall'estero (2 dall'Ucraina, 1 dalla Croazia, 1 dal Senegal e 1 dalla Francia), 10 emersi in quanto contatti di casi già noti (di cui 6 in ambito familiare), e 1 caso sporadico.

In provincia di Parma, su 10 nuovi positivi, 2 sono di ritorno dalla Sardegna, 4 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 1 è stato diagnosticato grazie agli screening pre-ricovero, 2 nell’ambito di attività di contact tracing e 1 grazie agli screening per le categorie più a rischio.

La mappa dei contagi

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.862 a Piacenza (+6, di cui 3 sintomatici), 4.031 a Parma (+10, di cui 6 sintomatici), 5.481 a Reggio Emilia (+30, di cui 13 sintomatici), 4.546 a Modena (+21, di cui 12 sintomatici), 5.811 a Bologna (+20, di cui 9 sintomatici), 525 casi a Imola (+4, di cui 1 sintomatico), 1.285 a Ferrara (+8, di cui 2 sintomatici), 1.534 a Ravenna (+16, di cui 8 sintomatici), 1.214 a Forlì (+6, di cui 3 sintomatici), 1.011 a Cesena (+5, di cui 2 sintomatici) e 2.460 a Rimini (+6, di cui 3 sintomatici).

Aumentano i pazienti in terapia intensiva

casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 3.493 (123 in più di quelli registrati ieri).

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.356 (124 in più rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 18 (4 in più rispetto a ieri), mentre i ricoverati negli altri reparti Covid scendono a 119 (5 in meno rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 24.803 (+9 rispetto a ieri): 13 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.790 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Coronavirus, in Italia aumentano i morti

Sono 1.108 i nuovi casi di Covid rilevati oggi in Italia, in calo rispetto a ieri (1.297). Il totale sale a 278.784. In crescita invece il numero dei decessi, 12 oggi contro gli 8 di ieri, per un totale di 35.553. I guariti nelle 24 ore sono 223 (ieri 406), 210.238 in tutto. Il numero delle persone attualmente positive sale di 915 unità e arriva a 32.993. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del Ministero della Salute.

Il virus nelle regioni: la tabella

Screening a scuola, negativo il 97% dei casi 

Non si ferma oggi, come inizialmente previsto, ma prosegue fino al termine della settimana la campagna di screening sierologico sul personale scolastico voluta dalla Regione Emilia Romagna per permettere il ritorno in aula, a scuola ma anche nei nidi e nelle materne, nella massima sicurezza possibile.

E i numeri aggiornati ad oggi, trasmessi dai Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende sanitarie e dai medici di base, continuano a mostrare dati rassicuranti: su 49.208 test effettuati, solo 7 persone sono risultate positive al successivo tampone di verifica: 3 a Parma, 1 a Reggio Emilia, 1 a Bologna e 2 in Romagna.

Ad essersi volontariamente sottoposti all’esame, da Piacenza a Rimini, sono stati dunque oltre 49mila dirigenti scolastici, docenti titolari e supplenti, educatori, ausiliari e personale amministrativo delle scuole, anche d’infanzia, e dei servizi educativi 0-3 anni, sia pubblici sia privati. Anche sulla base di questi numeri, viene confermato che per oltre il 97% dei casi erano negativi. Le 1.158 persone risultate positive - equivalenti a una percentuale del 2,3 - sono state immediatamente sottoposte a tampone di verifica, da cui è emersa la positività, appunto, in soli 7 casi.

Nel frattempo è significativamente aumentata la copertura dei test effettuati rispetto al target dello screening, arrivando a sfiorare il 50% delle adesioni: è di quasi 97mila unità (96.539) il personale target, a cui si aggiungeranno circa 5.000 posti di sostegno in deroga autorizzati e la dotazione organica extra che il Ministero dell’Istruzione assegnerà alle Istituzioni scolastiche in virtù dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. 

“Aumentano gli esami eseguiti, ma il numero di persone risultate positive si conferma molto bassa, quasi nullo in termini percentuali se facciamo riferimento al tampone - commentano l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e alla Scuola, Paola Salomoni -. Si tratta di dati che ci tranquillizzano e ci spingono ad essere fiduciosi sul rientro in classe. E proprio per questo, perché consideriamo di grande utilità la campagna che abbiamo voluto realizzare con la fondamentale collaborazione delle Aziende sanitarie, dei medici di base e dell’Ufficio scolastico regionale, abbiamo deciso di andare avanti con lo screening, confidando che ci siano ancora molte adesioni”.

La campagna, avviata il 24 agosto, prevede per tutti i lavoratori dell’istruzione la possibilità di effettuare, su base volontaria e in maniera totalmente gratuita, un test sierologico per individuare le persone che sono entrate in contatto con il virus e hanno sviluppato anticorpi, anche in assenza di sintomi. Test che saranno poi ripetuti periodicamente durante l’anno scolastico. 

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