Covid Veneto oggi, Zaia: "Bloccato lotto AstraZeneca"

Oltre il 50% di defezioni per il vaccino. Bollettino: scendono i contagi (+841), ma salgono i decessi (+10). Boom di ricoveri (+41)

Coronavirus Veneto: bollettino contagi oggi 15 marzo

Coronavirus Veneto: bollettino contagi oggi 15 marzo

Venezia, 15 Marzo 2021 - Primo giorno in zona rossa per il Veneto. Da oggi tutti gli studenti, compresi quelli di asili e scuole elementari sono tornati in didattica a distanza. Intanto anche il Veneto blocca un lotto di vaccini AstraZeneca "in via precauzionale". 

Bollettino Veneto del 15 marzo

 Scendono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +841 mentre ieri erano +1587 (totale 355155). Crescono gli attualmente positivi, oggi sono 35324 (+318). Aumentano i nuovi decessi: oggi sono +10, mentre ieri erano +8 (totale 10116). Salgono i guariti: oggi sono 309715 (+513). Crescono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1614 (+41). 1412 persone sono in area non critica (+35), di cui 1141 positive (+34) e 271 negativizzate (+1). Sono 202 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+6), di cui 186 positivi (+5) e 16 negativizzati (+1). “Stiamo vivendo un momento tragico e difficile - afferma il Governatore Zaia -: anche se la pressione ospedaliera da noi sta crescendo è ancora sostenibile. Non scordiamo però che altre regioni sono in grossa difficoltà con gli ospedali saturi. Le misure che sono attuate da oggi comportano ulteriori sacrifici, penso ai genitori con i bimbi a casa da asili e scuole. Voglio ricordare che è tragico questo assetto di guerra, soprattutto per ristoranti, bar, palestre, cinema, teatri e a tutte le attività che da oggi non possono lavorare”.

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Bloccato lotto AstraZeneca

"La brutta notizia di oggi è che la procura di Biella ha bloccato in via precauzionale un lotto di AstraZeneca anche qui in Veneto. Siamo stati chiamati stamattina dai Nas", spiega Zaia. "Il lotto era costitutio da circa 41mila dosi e 20348 adesso sono bloccate in via precauzionale mentre il resto del lotto è già stato utilizzato in tutte le Uls, tranne la Uls 1 e la Uls 9. E per questi timori a partire da sabato stiamo assistendo al 54% di defezioni per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca", continua Zaia. "Il vaccino Johnson e Johnson arriverà a metà aprile nel nostro Paese, in italia saranno 1 milione", continua il presidente della Regione Veneto. "Spesso penso al 1919, quando in Italia ci fu la spagnola e loro all'epoca non avevano mascherine, ospedali e vaccini che abbiamo noi e quindi bsiogna fare tutto il possibile oggi contro il virus", conclude Zaia.

Oltre il 50% di defezioni per AstraZeneca

"Dopo quanto successo c'è paura ora per le vaccinazioni. A partire da sabato scorso stiamo assistendo ad un 50 per cento di defezioni nelle varie Ulss del Veneto per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, con le persone che non si presentano. Faccio un appello: almeno chiamate per disdire perché c'è anche chi lo vuole fare il vaccino". Lo ha sottolineato il presidente annunciando che "faremo una 'lista d'attesa' per possibili sostituti di chi non si presenterà per la vaccinazione". Mentre sulle polemiche nate dopo la decisione del dg dell'Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi di chiamare all'ultimo minuto alcune persone, tra cui dei dipendenti dei comuni, e dei giornalisti, per sostituire chi non si era presentato per la vaccinazione di AstraZeneca sabato, il governatore del Veneto ha sottolineato: "Io difendo apertamente l'operato del dg, che è stato criticato ingiustamente, perché si è trovato con un migliaio di dosi inutilizzate, che dovevano essere inoculate subito, per questo ha chiamato alcune categorie, ma non si trattava degli 'amici degli amici', e abbiamo vaccinato anche molti anziani che non erano in lista".

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Zaia: "Speriamo sia sufficiente questo lockdown"

 “La zona rossa - ricorda il Presidente Zaia - arriva in virtù di una legge nazionale, che viene ispirata dal Comitato Tecnico Scientifico, cioè dai migliori luminari del settore. Qualcuno potrebbe obiettare che non siamo andati in zona rossa a dicembre quando avevamo pressione sugli ospedali. Bisogna però sapere che sono stati cambiati i parametri: si va in zona rossa se ci sono 250 positivi ogni 100mila abitanti o Rt superiore a 1,25. Speriamo bastino due settimane di zona rossa”.

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