Cripta Mussolini oggi riaperta. E c’è già una denuncia tra eredi

Il primo visitatore, un predappiese, è arrivato pochi minuti prima delle 8.30. Sul posto, le sorelle Orsola e Vittoria Mussolini, pronipoti di Benito. Erano intervenuti carabinieri e fabbro per riaprire

Cripta Mussolini a Predappio: le pronipoti del duce Vittoria e Orsola (foto Frasca)

Cripta Mussolini a Predappio: le pronipoti del duce Vittoria e Orsola (foto Frasca)

Forlì, 23 maggio 2021 - La cripta di Benito Mussolini è stata riaperta. Il primo visitatore, un predappiese, è arrivato pochi minuti prima delle 8.30. Sul posto, le sorelle Orsola e Vittoria Mussolini, pronipoti di Benito (il loro nonno era Vittorio, il primogenito maschio del duce), che raccontano la loro "grande emozione" per una giornata che definiscono "un punto di partenza".

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Nella giornata di sabato hanno fatto riaprire la cappella di famiglia (quella in cui sono sepolti non solo il duce ma anche la moglie Rachele e molti altri) da un fabbro, sotto gli occhi dei carabinieri di Predappio: "Ci hanno detto che abbiamo fatto qualcosa di gravissimo, riaprendo senza un'intesa con gli altri eredi. Loro hanno fatto qualcosa di più grave, cambiando la serratura senza dircelo". Orsola ha anche formalizzato una denuncia contro gli altri familiari. "Ritirarla? No comment". 

Cripta Mussolini: guerra in famiglia sulla riapertura

Riapertura cripta Mussolini, Cimitero di Predappio. Vittoria e Orsola Mussolini
Riapertura cripta Mussolini, Cimitero di Predappio. Vittoria e Orsola Mussolini

Davanti alla cripta, nel cimitero di San Cassiano, Orsola comincia a spiegare la sua posizione. Si vede bene che sorride, nonostante la mascherina, nera come tutto l'abito. "La cripta è a norma. I lavori sono finiti nel 2018, anzi casomai ci sarà l'intonaco da riprendere. D'altronde stando sempre chiusa... Quando la famiglia ha deciso di non riaprirla alla fine del restauro, nessuno l'ha condiviso con noi. Ora, dopo che abbiamo dato uno scossone, hanno detto che riapriranno in estate. Vi possiamo assicurare che fino all'altro giorno non c'era questa ipotesi. Abbiamo risposte scritte". 

Lo scontro nella famiglia Mussolini è fortissimo. "Hanno detto che abbiamo dato le chiavi a sconosciuti. Le abbiamo lasciate a una persona di Predappio. E comunque avrebbero dovuto dirci che cambiavano la serratura e darci la possibilità di accedere. Sabato siamo arrivati qui e ci è stato impedito di omaggiare i nostri cari. Ma eravamo pronte a tutto quello che è successo". Secondo le pronipoti del duce, non ci sono impedimenti alla riapertura stabile, come era prima del 2017: "La sicurezza? Abbiamo fatto noi un'assicurazione che copre qualunque infortunio dentro la cripta, premesso che non è mai successo. Abbiamo un preventivo per le telecamere. Si scende 4 per volta al massimo in rispetto alle disposizioni anti-Covid". Una mediazione non è stata possibile. "Ci hanno detto di aprire oggi e richiudere domani. I loro tempi non sono i nostri". Lo chiosa evidenzia plasticamente la frattura: "Noi facciamo, loro hanno solo parlato". 

Eppure ci sarebbero alcuni punti in comune: "Anche noi vogliamo che si crei un'associazione per la gestione. Ma non ci sono riusciti in due anni, non potevano riuscirci adesso. Ora forse sì, dopo lo scossone che abbiamo dato... Per noi c'è un'unica condizione: si può fare tutto questo mentre la cripta è aperta". Servirà un custode fisso? "Aumentano i costi ma si può fare, noi ci staremmo". Ultima chiosa sul paese, Predappio: "Ciò che facciamo è importante anche per le attività economiche. Anche noi siamo partite Iva, gestiamo un negozio di ottica, anche noi abbiamo sofferto durante la pandemia".