Emicrania, l’esperto: “E’ molto importante idratarsi, evitare fonti di ansia e stress”

Sintomi, cure e fattori scatenanti. Ne parla il professor Piero Barbanti, neurologo dell’ospedale San Raffaele di Roma

Emicrania, sintomi e cure. Quando rivolgersi allo specialista

Emicrania, sintomi e cure. Quando rivolgersi allo specialista

Roma, 1 giugno 2023 – L’emicrania: un disturbo che causa a chi ne è affetto davvero tanti grattacapi. Ma le cure ci sono e sono efficaci. Alla trasmissione Rai ‘Elisir’ ne ha illustrato le caratteristiche e le soluzioni il professor Piero Barbanti, neurologo dell’ospedale San Raffaele di Roma.

Emicrania: chi e come colpisce

Come racconta l’etimologia del termine, l’emicrania è un dolore che attanaglia una metà del cervello. Si presenta come un forte ma di testa, legato al lato destro o sinistro del cranio, che tuttavia può spostarsi da una parte all’altra o estendersi anche all’intero cervello. “In italia – ha spiegato il professor Barbanti – sono circa 3 su 10 le persone che hanno sofferto di emicrania almeno una volta, a tutte le età, ma prevalentemente donne. Oltre alla ‘testa che scoppia’, sintomi collaterali sono il fastidio verso luci, odori e suoni. A volte insorge nausea fino al vomito”.

I fattori scatenanti

Prosegue Barbanti: “L’emicrania è solitamente scatenata da qualcosa di riconoscibile: molto spesso è lo stress, ma anche gli sbalzi ormonali nella donna, e anche fattori del tutto esterni come il clima o specifici venti. Anche le abitudini possono scatenarla: saltare il pasto o ritardarlo, una modifica alle ore di sonno e anche l’uso di sostanze alcoliche (per quanto riguarda i vini, i bianchi più dei rossi possono provocarla)”.

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Quando andare dallo specialista

L’emicrania non di rado è confusa con una forte cefalea. Ma occorre farsi valutare da uno specialista quando il disturbo non va via con gli analgesici, quando è davvero troppo forte e quando insorge sopra i 20 anni se prima non si aveva mai sofferto di tale malattia. Per riconoscerla dalla cefalea tensiva, quella data da una forte tensione dei muscoli, ad esempio, è sufficiente sapere che l’emicrania insorge ore dopo un evento stressante, mentre la cefalea tensiva è quasi immediata. “A volte – sottolinea Barbanti – il fai da te e l‘automedicazione possono funzionare, ma se si prendono farmaci da una vita non significa che se non funzionano bene si deve dare tutto per perso. Bisogna semplicemente rivolgersi a uno specialista”.

Cure per l’emicrania: tradizionali e nuovi farmaci

Prosegue il professor Barbanti: “I farmaci tradizionali contro l’emicrania sono, a livello preventivo, antidepressivo, antiepilettici; a livello acuto, antinfiammatori, triptani. Poi vi sono sette nuovi farmaci, di recente introduzione, di cui quattro sono anticorpi monoclonali che vanno a bloccare delle molecole attive nella catena del dolore. Sette farmaci che si stanno dimostrando davvero efficaci. Ci sono poi diverse terapie non farmacologiche che, in casi più lievi e isolati, sono assolutamente utili: l’agopuntura, la manipolazione, la nutraceutica. Fiori come la escolzia e il partenio sono molto utili per contrastare il dolore e come rilassanti”.

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Lo stile di vita può aiutare

Nell’emicrania è molto influente lo stile di vita. Non di rado l’emicrania nei bambini è causata da troppe poche ore di sonno. I più piccoli è importante infatti che dormano almeno nove ore ogni notte. Pasti sregolati, russamento di chi dorme accanto a noi, consumo di alcolici, consumo eccessivo di caffè: sono tutte abitudini malsane che possono causare o aggravare la nostra emicrania. È molto importante idratarsi, evitare fonti di ansia e stress ed essere severi coi nostri figli riguardo le ore di sonno.