Estate 2021, in Riviera pienone come prima del Covid

Indagine su campione di 200 alberghi della Riviera: a ieri prenotazioni molto più alte di un anno fa e vicine a quelle del 2019

La Riviera romagnola si prepara a un’estate positiva: le premesse sono buone

La Riviera romagnola si prepara a un’estate positiva: le premesse sono buone

Rimini, 6 giugno 2021 -  "Sarà una buona estate, migliore di quella passata, e vicina ai livelli pre Covid, alla stagione turistica del 2019". La previsione di Gian Marco Montanari, fondatore con Daniele Sarti di Albergatore Pro, società di marketing strategico, revenue e controllo di gestione, si basa su un’indagine su un campione di duecento alberghi della riviera, in gran parte tre stelle, tra Cattolica e Cesenatico passando da Rimini e Riccione.

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"Abbiamo confrontato le prenotazioni degli alberghi – spiega Montanari – il 5 giugno di quest’anno con quelle del 5 giugno 2020 arrivando, con step di tre giorni, al 30 settembre. Ne risulta in incremento medio nell’intero periodo del 21,5 per cento come riempimento della struttura rispetto alla capacità ricettiva. Con picchi di oltre il 50 per cento in vari periodi. Il miglioramento più rilevante riguarda il mese di giugno, ma la cosa non deve ingannare: nel 2020 è stato particolarmente debole dal punto di vista turistico, di questi tempi le prenotazioni erano appena partite; quest’anno va un po’ meglio, ma si continua a soffrire parecchio rispetto al 2019".

La Riviera romagnola si prepara a un’estate positiva: le premesse sono buone
La Riviera romagnola si prepara a un’estate positiva: le premesse sono buone

Ma la ’sorpresa’ arriva con i mesi centrali dell’estate, luglio e agosto, i più importanti quanto a tariffe e quindi fatturato per le strutture ricettive. "Sia per il mese di luglio che per agosto – prosegue Montanari – siamo in linea con le prenotazioni di due estati fa. Considerando che negli ultimi venti giorni risulta in costante aumento la velocità con la quale entrano le prenotazioni, possiamo ipotizzare addirittura un miglioramento rispetto alla stagione balneare del 2019. Facendo i giusti investimenti, luglio in particolare potrebbe rivelarsi molto migliore del 2020".

Le prenotazioni vengono dall’Italia "al 90 per cento, con leggera ripresa del turismo estero, al 10 per cento, in particolare da Germania, Austria, Svizzera e Francia. Siamo lontani dal quel 30 per cento di stranieri registrato a Rimini due anni fa". Da parte dei turisti che hanno prenotato "non c’è eccessiva sensibilità al prezzo – conclude Montanari – il mercato premia la reputazione, premia gli hotel che lavorano bene. Visto il trend in crescita della domanda, non sarà necessario ricorrere ai super sconti last minute.

Aumentano le prenotazioni dirette rispetto alle agenzie online: i clienti vogliono rassicurazioni a voce dagli albergatori sulle misure di sicurezza e sulla situazione. C’è ancora confusione su procedure e tamponi, specie tra gli italiani ". "Giugno fatica a decollare – spiega la presidente Aia Rimini Patrizia Rinaldis –, a luglio e agosto ce la giochiamo: le prenotazioni stanno arrivando". "Confermo quanto emerge dall’indagine – fa eco Gianni Casadei, presidente Federalberghi Cervia - Milano Marittima – molto interesse per luglio e agosto. Ma i protocolli prevedono distanziamenti a tavola. Eguagliare il 2019 finché restano le limitazioni è impossibile".