Farmaceutica e moda trainano l'export delle Marche: Ancona ai vertici

Le Marche possono contare sulla qualità e l'appeal delle loro produzioni, che hanno garantito all'export una sostanziale tenuta nel primo semestre dell'anno, con un aumento del 18%, grazie al settore farmaceutico.

"Le Marche possono fare affidamento sulla qualità e sull’appeal delle produzioni, che al giro di boa dell’anno garantiscono all’export una sostanziale tenuta, oltre 6,6 miliardi, sui livelli del 2022. Considerando poi anche il settore farmaceutico, che qui come in Campania e in Toscana influisce molto, le esportazioni crescono di oltre il 18% (12,2 miliardi)". Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche, commenta così i dati sull’export relativi al secondo trimestre dell’anno. È il settore farmaceutico, in particolare la produzione Pfizer dell’anti-Covid Paxlovid, a far crescere l’export nel primo semestre, ma "spicca anche la performance del comparto tessile, dell’abbigliamento e delle calzature, che vale quasi 1,3 miliardi e segna un incremento del 15% sull’anno scorso e del 33% sul 2021", rileva il presidente camerale. "Alla vigilia del Micam, è sicuramente una buona notizia – aggiunge ancora Sabatini –. Saremo infatti a Milano, al fianco di circa cento imprese presenti in fiera, grazie al contributo reso disponibile da Camera Marche e Regione, assieme a Linea (azienda speciale) e alle associazioni di categoria. È uno scenario che incoraggia la presenza delle nostre imprese sui principali mercati internazionali con il supporto di tutta la filiera istituzionale".