Lombardia, terza regione in Italia per immobili confiscati alla mafia e presi in gestione

Su 1.500 proprietà, più di un terzo sono gestite da Tribunali e Procure. La Commissione antimafia: “Sono una risorsa da sfruttare”

Una manifestazione dell'associazione contro le mafie Libera

Una manifestazione dell'associazione contro le mafie Libera

La Lombardia è la terza regione italiana, dopo Sicilia e Campania per immobili sequestrati alla mafia e presi in gestione dal Tribunale e dalla Procura. Si tratta di 604 proprietà sulle oltre 1.500 confiscati. Complessivamente, i territori lombardi sono quelli in cui la criminalità organizzata fattura di più, con un giro d’affari difficile da stimare ma probabilmente superiore ai 4 miliardi di euro l’anno.

I beni confiscati, lungi dall’essere un problema per l’amministrazione pubblica, possono essere “una risorsa da sfruttare”, ha dichiarato Presidente della Commissione antimafia Monica Forte. “È indispensabile che tutti i soggetti coinvolti, dagli imprenditori, alle associazioni, alle istituzioni, riescano a fare rete, ascoltarsi e trovare la strada giusta per supportare chi finisce nelle trame degli usurai”.

Negli ultimi tre anni, ha spiegato l'assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa, la Regione Lombardia ha finanziato ben 87 progetti presentati da Enti locali ed Enti concessionari per un importo complessivo di quasi 5 milioni e mezzo di euro”.

“Entro fine anno – ha detto La Russa – partirà una campagna mediatica per la lotta all'usura con un video realizzato da Regione Lombardia che verrà divulgato sulle piattaforme social e sulle emittenti televisive locali”. Il 15 novembre è stata presentata l'assegnazione di una unità immobiliare confiscata alla mafia in viale Monza a Milano che diventerà la futura sede dell'attività dell'Associazione Antiracket e Antiusura S.O.S Italia Libera, riconosciuta dal Ministero dell'Interno e operante in Lombardia.