Marche zona rossa: solo Ascoli si salva. Lockdown anche a Fermo e Pesaro

Ancona, il Pronto Soccorso di Torrette ormai al collasso chiude per i pazienti Covid: "Non ce la facciamo più, ambulanze a Civitanova"

Marche, quasi tutta la regione è in zona rossa

Marche, quasi tutta la regione è in zona rossa

Ancona, 9 marzo 2021 - Con il passaggio in zona rossa da mercoledì 10 a domenica 14 marzo delle province di Pesaro Urbino e Fermo, nelle Marche l’unico territorio rimasto in arancione è quello di Ascoli Piceno. L’ordinanza del presidente della Regione Francesco Acquaroli che colora quattro quinti delle Marche dello stesso colore è spiegata così: "Abbiamo effettuato la valutazione dei dati settimanali della pandemia nella regione - spiega - I numeri indicano il forte incremento di casi anche nelle province di Pesaro e Urbino e di Fermo, che mostrano una tendenza di crescita molto elevata seppure per poco non raggiungano la soglia di 250 casi ogni 100mila abitanti".

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Prima di Acquaroli l’annuncio del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e del vice presidente regionale Mirco Carloni: "Purtroppo – ha detto Carloni – confermo che stanno crescendo i contagi sia a Fermo (+27,14%) che a Pesaro e Urbino (+45,30%)". Gli fa eco il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: "Sono 242 i nuovi positivi, ogni 100mila abitanti: siamo sotto la soglia di maggiore criticità ma è stata presa questa decisione in via precauzionale visto il dato in aumento".

Il bollettino Covid del 9 marzo: i dati

La situazione è sempre più complicata e in serata è arrivata la notizia che il Pronto Soccorso dell’ ospedale regionale di Torrette ad Ancona chiude per i pazienti Covid. Preso d’assalto ormai da settimane, ha deviato tutte le ambulanze al nosocomio di Civitanova Marche. Resta aperto per altre emergenze.

Tornando ai contagi, anticipato su queste colonne la curva di Pesaro e Urbino è la stessa di Macerata con cinque giorni di ritardo. Inoltre la Regione ha anticipato i tempi intuendo che da lunedì ci saranno probabilmente ulteriori lockdown a livello nazionale. "Nell’ultima settimana (1-7 marzo) l’incidenza Sars-Cov2 nelle Marche è pari – dice Francesco Acquaoli – a 340,9 su 100mila abitanti. Nella provincia di Pesaro Urbino raggiunge quota 242,9 mentre in quella di Fermo 242,8, però con significativi incrementi sempre su 100mila abitanti: Pesaro Urbino +75,74, Fermo +51,83". È alla luce di questi dati, che mostrano una tendenza di crescita molto elevata nelle due province, con "un trend inverso sulla provincia di Ascoli Piceno dove si registra un lieve calo di contagi", che il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha firmato l’ordinanza fina a domenica.

È possibile infatti che da lunedì entri in vigore un provvedimento di lockdown nazionale. Nel fratempo per rafforzare il fronte delle vaccinazioni veloci anti Covid la Regione sta per firmare con le associazioni di categoria un protocollo d’intesa pubblico privato per il mondo del lavoro con punti vaccinali creati nelle sedi delle associazioni di categoria o direttamente in imprese private. Il coinvolgimento passa attraverso le linee operative indicate dalla regione con l’ultilizzo del vaccino AstraZeneca per popolazioni di età compresa tra 18 e 65 anni, ad esclusione di soggetti estremamente vulnerabili con malattie respiratorie, cardiovascolari, disabilità, diabete, grave obesità. L’idea è quella di anticipare il più possibile i tempi della vaccinazione con il coinvolgimento delle maggiori imprese private. Pronti per il coinvolgimento anche i medici del lavoro che hanno messo per iscritto la loro volontà di partecipazione.

Intanto sul fronte vaccinazioni, Pesaro apre un nuovo punto all’Iper Rossini con uno spazio di 1500 metri quadri offerto gratuitamente. "Finora abbiamo resistito più di altre città, anche grazie al monitoraggio del mondo scolastico. Però sono necessari - dice il sindaco Matteo Ricci – quattro punti vaccinazione in totale : due a Pesaro, uno a Vallefoglia, uno a Gradara. Questo è l’ambito ottimale per fare il maggior numero di vaccini sulla costa della provincia pesarese". Infine ci saranno 30 unità in più di personale sanitario regionale "per il tracciamento del Covid19, anche in considerazione del diffondersi delle nuove varianti sul territorio regionale che richiedono uno sforzo ancora maggiore", conclude il presidente della Regione Francesco Acquaroli.

L'ordinanza della Regione Marche: testo in Pdf