Nuovo Dpcm, oggi il Cts: "Zone rosse modello Codogno e chiusure nei weekend come a Natale"

Convocato il Comitato tecnico scientifico: al vaglio di Draghi nuove strette. Gli esperti: "Rafforzare le misure per le zone gialle e chiusure nei fine settimana come a Natale"

Nuovo Dpcm: incontro Cts e governo Draghi per decidere nuove strette

Nuovo Dpcm: incontro Cts e governo Draghi per decidere nuove strette

Bologna, 9 marzo 2021 -  Rafforzare le misure per le zone gialle, zone rosse locali con misure più severe, sul modello Codogno, chiusure nei fine settimana, come già fatto durante le vacanze di Natale. Ecco alcune delle indicazioni date dagli esperti del Cts al governo per contenere i contagi e ridurre l'incidenza per ristabilire il contact tracing. E in effetti l'arrivo di nuovi divieti. sembra ormai certo, anche se sembra essere escluso il lockdown generalizzato,  visto che il picco di questa terza ondata è ancora lontano. Da qui la decisione del governo di incontrare questa mattina il Cts (Comitato tecnico scientifico). La missione è solo una: visto il dilagare del virus e dei contagi e l'emergenza negli ospedali (ad Ancona è addirittura chiuso il pronto soccorso di Torrette ai pazienti Covid), il Dpcm verrà modificato. In vista nuove regole che potrebbero entrare in vigore già da questo fine settimana.

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"Chiusure nei weekend come a Natale"

Sul tavolo c'è la possibilità del lockdown nei fine settimana come a Natale e nelle aree più critiche dove i contagi settimanali superano i 250 per 100mila abitanti la possibilità di entrare automaticamente in zona rossa. Lo è già praticamente tutta l'Emilia Romagna dove spaventa la crescita esponenziale dei nuovi casi e dove, su decisione del governatore Stefano Bonaccini, è stata messa in zona rossa Bologna, Modena ma anche tutta la Romagna. Stessa scelta del governatore Acquaroli che ha sancito il passaggio in zona rossa da mercoledì 10 a domenica 14 marzo delle province di Pesaro Urbino e Fermo, (dopo quella di Ancona e Macerata) lasciando nelle Marche come unico territorio rimasto in arancione Ascoli Piceno.Già la settimana scorsa, l'incremento settimanale dei nuovi contagi è stato del 30%. Nelle Marche del 27% e nel Veneto del 24%. 

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Il Sottosegretario alla Salute, Sileri: "No al lockdown generalizzato"

"Se chiedete la mia posizione su un lockdown nazionale, penso che adesso non serva qualcosa di generalizzato. Vanno guardati i dati di settimana in settimana. Sicuramente un rafforzamento di alcune misure è necessario. Nel frattempo la vaccinazione va avanti". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5s) a margine di una manifestazione davanti a Palazzo Chigi. "Non sono favorevole a un lockdown generalizzato ma a misure chirurgiche più o meno ampie a seconda delle aree, aspetterei che si pronunci il Cts. Un rafforzamento in alcune aree del Paese vi è già stato con le nuove Regioni che hanno cambiato colore".

"Potenziare la campagna vaccinale e individuare nel più breve tempo le varianti del virus"

"Estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibile". È questa una delle indicazioni che sarebbe emersa nel corso della riunione del Comitato tecnico scientifico. Gli esperti hanno anche segnalato la necessità di potenziare il sequenziamento del virus per individuare prima possibile le varianti".

Ipotesi: negozi chiusi nelle zone ad alto rischio contagi

Non è escluso però anche un giro di vite per i negozi che potrebbero essere chiusi laddove si è decisa la chiusura delle scuole. D'altra parte non c'è tempo da perdere: il virus corre e l'aumento della circolazione delle "varianti virali a maggiore trasmissibilità" come la variante inglese non fa altro che implementare la circolazione del Covid . Sotto la lente d'ingrandimento e a rischio 'restrizioni' ci sono quindi tutte quelle zone, nelle quali, pur rimanendo in zona gialla o arancione i presidenti di Regione hanno chiuso le scuole. Insomma dove il parametro dei 250 contagi per 100mila abitanti ha convinto i governatori a rimettere in Dad gli studenti, si potrebbe scegliere la strada delle saracinesche abbassate per i negozi e della chiusura dei luoghi di aggregazione proprio per evitare che gli stessi studenti decidano di vedersi comunque fuori dalle aule.

Coprifuoco anticipato?

Un'idea al vaglio è anticipare la 'no exit zone' di almeno un paio d'ore, quindi alle 20 (si parla anche delle 19, ma questo impatterebbe anche sule attività commerciali). Una strada pensata per ridurre o, meglio azzerare, qual che resta della movida clandestina.

Limitazione degli spostamenti

La limitazione degli spostamenti è fondamentale e per questo gli scienziati ribadiranno ancora una volta che nelle zone rosse si potrà uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute e urgenza con la chiusura di tutte le attività non ritenute essenziali. Infine c'è il discorso lockdown nel fine settimana che potrebbe scattare in tutta Italia proprio per evitare la circolazione dei cittadini liberi dal lavoro e che prevederebbe la chiusura di negozi, bar e ristoranti anche in fascia gialla. Se il governo decidesse per il sì il sabato e la domenica sarebbero consentiti solo l’asporto e la consegna a domicilio di cibi e bevande proprio.