Passaporto vaccinale, ok di Bonaccini: "Meglio se europeo"

Il governatore visita il nuovo hub vaccinale di Budrio, nel Bolognese. L'annuncio: "Entro la fine della settimana apriremo fino a mezzanotte in ognuna delle province emiliano romagnole". In consegna in regione più di 230mila dosi

Stefano Bonaccini in visita al nuovo centro vaccinale di Budrio

Stefano Bonaccini in visita al nuovo centro vaccinale di Budrio

Bologna, 29 marzo 2021 - Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha visitato un nuovo hub vaccinale aperto in una palestra di una scuola media a Budrio, nel Bolognese. Con lui il sindaco Maurizio Mazzanti che gli ha mostrato la gigantografia appesa sulla parete del municipio di Budrio per ringraziare i medici e infermieri che hanno lavorato durante la pandemia ancora in corso.

Bonaccini ha illustrato la situazione: “Entro l'autunno se verranno rispettati gli approvigionamenti dei vaccini, che ci sono stati promessi, gli emiliano romagnoli saranno tutti vaccinati. Il passaporto vaccinale europeo, a questo punto, sarebbe auspicabile perché, oltre a evitare di creare differenze tra persone a seconda del Paese di provenienza, permetterebbe di riaprire in sicurezza le attività chiuse. Palestre, ristoranti, teatri, potrebbero riaprire. Adesso abbiamo superato nella nostra regione i 20mila vaccini al giorno, ma possiamo ancora crescere. A Budrio abbiamo inaugurato un nuovo Hub e siamo così arrivati a 124 strutture in tutta la regione, ma vogliamo ancora crescere. Inoltre apriremo in ogni provincia almeno un hub aperto fino a mezzanotte”.

Vaccinare più persone possibili il prima possibile, dunque, e vaccinarne ancora di più non appena saranno disponibili nuove dosi. Dall’apertura di nuovi centri vaccinali all’estensione fino a mezzanotte dell’orario di attività di almeno un hub per provincia fino dalla ripresa delle vaccinazioni dai medici di base per il personale scolastico: la Regione è pronta a mettere in campo diverse iniziative per accelerare la campagna vaccinale.

Tutte dipendono ovviamente dalla regolarità nella fornitura dei vaccini, e i primi segnali per il mese di aprile sono positivi: tra oggi e domani sono in consegna in tutta l’Emilia-Romagna più di 230mila dosi.

L’occasione per fare il punto della situazione è stata proprio la visita del presidente Stefano Bonaccini al nuovo centro vaccinale allestito a Budrio, in provincia di Bologna, nella palestra della scuola media locale: si tratta del 141esimo centro in Emilia-Romagna deputato alla somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus, quando solo la scorsa settimana erano 102 quelli operativi, di cui 21 dedicati a persone con 80 anni e più.

“Siamo pronti a incrementare ancora di più le somministrazioni giornaliere: abbiamo superato le 20.000 ma possiamo fare ancora meglio, se arrivano le dosi, sia per quanto riguarda ciò di cui ci occupiamo direttamente con le Aziende sanitarie sia per le consegne ai nostri medici di medicina generale. Noi intanto abbiamo già deciso di accelerare sugli ultra 80enni, entro fine aprile avremo somministrato la doppia dose a tutti gli oltre 350mila over80 della nostra regione”, aggiungono Bonaccini e Donini.

Tra oggi e domani in arrivo in Emilia Romagna più di 230mila vaccini

Delle oltre 660mila dosi di vaccino in consegna in Emilia Romagna nel mese di aprile, più di un terzo arriveranno tra oggi e domani. Nelle forniture di questa settimana sono infatti previste un totale di 233.320 dosi: 86.580 di Pfizer-Biontech, 44.770 di Moderna e 101.970 di Astrazeneca.

I vaccini Pfizer-Biontech e Moderna saranno destinati alle categorie più fragili, con l’obiettivo di dare una accelerazione significativa alla campagna vaccinale: anziani sopra i 75 anni, disabili, persone vulnerabili e malati cronici.

Pronte a ripartire le vaccinazioni per il mondo della scuola

Lo stop alla vaccinazione del personale universitario, annunciato dal presidente Bonaccini nei giorni scorsi, non significa una battuta d’arresto per tutto il settore dell’istruzione: nel mondo della scuola le somministrazioni, che riguardano sia docenti che amministrativi e collaboratori scolastici, riprenderanno normalmente non appena saranno consegnate ai medici di medicina generale le nuove dosi di Astrazeneca in arrivo questa settimana. Non ci sono appuntamenti da riprogrammare, perché la calendarizzazione delle vaccinazioni è in capo ai medici di base che decidono in base alle dosi a loro disposizione, interfacciandosi direttamente con il paziente.

Per il personale universitario è differente la situazione perché alla loro vaccinazione provvedono direttamente le Asl e non i medici di base: le loro somministrazioni saranno messe in coda rispetto alle altre categorie più fragili a carico delle Aziende sanitarie, e riprenderanno non appena avranno terminato l’immunizzazione questi soggetti prioritari. Sono le stesse aziende sanitarie che stanno prendendo contatto con il personale universitario già prenotato per comunicare la sospensione delle vaccinazioni.

Vaccinazioni notturne in tutta la regione

Dopo il centro vaccinale della Fiera di Bologna, dove questa sera partirà il primo turno notturno con 350 vaccinazioni in programma riservate al personale sanitario e alle forze dell’ordine, anche nelle altre province dell’Emilia Romagna è in programma entro la fine di questa settimana l’apertura fino a mezzanotte di almeno un punto per la somministrazione per ogni provincia.

Le prime Aziende sanitarie pronte a partire con questa modalità, che non riguarderà ovviamente gli anziani o le persone fragili ma le categorie lavorative previste dal piano vaccinale, sono quelle di Modena, che inizierà martedì nel Centro vaccinale di Modena (Hangar via Minutara), e Ferrara, con il primo turno serale previsto per giovedì al punto per i vaccini hub cittadino.

Gli 80enni e oltre chiamati per l’anticipo delle vaccinazioni

Sono già 36.651 i cittadini dagli 80anni in su contattati dalle Ausl per anticipare la vaccinazione. Questi i dati per Azienda sanitaria, che non comprendono Ferrara perché, in questo caso, tutti gli over80 che hanno prenotato sono già stati calendarizzati entro metà aprile: Piacenza 745, Parma 3.000, Reggio Emilia 2.800, Modena 2.406, Bologna 11.000, Imola 1.700, Romagna 15.000.

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