Profughi, Bonaccini: "In Emilia Romagna un quarto degli ucraini arrivati in Italia"

Si è riunita una nuova cabina di regia della Regione: i profughi ucraini sono 14.500 sui 60mila arrivati in Italia

Profughi ucraini

Profughi ucraini

Bologna, 21 marzo 2022 - In Emilia Romagna un quarto dei profughi ucraini arrivati in Italia, dopo essere fuggiti dalla guerra e dall'invasione russa. E' quanto ha detto oggi in televisione il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, ospite su Rai Uno di 'Oggi è un altro giorno'.

"L'Emilia-Romagna rappresenta la sesta regione italiana per abitanti - ha spiegato Bonaccini -, e noi stiamo ospitando quasi un quarto degli ucraini arrivati. Mi auguro che tutte le regioni stiano mettendo in campo un sistema di accoglienza come il nostro, per evitare che sia troppo sbilanciato verso una parte del Paese e delle regioni". 

"La gran parte di chi arriva è presso le famiglie, che possono ovviamente ospitare, ma devono essere censiti coloro che arrivano. Noi con la sanità regionale - ha aggiunto Bonaccini - prendiamo in carico tutti i profughi e facciamo entro 48 ore il tampone a tutti, peraltro la gran parte vuole vaccinarsi, non è vero che non vogliono, anche se vengono da un Paese dove la maggioranza non è vaccinata. Alcuni bambini poi mancano anche di alte vaccinazioni, non per il solo Covid".

Bonaccini ha poi ringraziato il Governo "che ha accolto la proposta che ho fatto la settimana scorsa: arriverà un contributo alle famiglie che accolgono. Così come avevamo chiesto di rivedere al rialzo il contributo per il sistema Cas. Mi auguro che tutto questo regga, perché dobbiamo aiutare queste persone". Il presidente ha infine sottolineato che la prossima settimana è in programma un incontro "con i sindacati e le associazioni di impresa, dall'agricoltura al sistema turistico, per poter mettere a disposizione posti di lavoro ai tanti che arrivano".

Profughi ucraini in Emilia Romagna: sono 14.500 

In Emilia Romagna, nel pomeriggio si è nuovamente riunita la Cabina di regia regionale per l’assistenza ai profughi, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, della vicepresidente Elly Schlein, dell’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, del sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e videocollegati prefetti, i sindaci delle città capoluogo, i presidenti di Provincia e i rappresentanti di Anci e Upi. Tra i temi al centro dell’incontro, la valutazione dell’impatto di numeri crescenti sul sistema regionale emiliano-romagnolo che, da solo, sta ospitando quasi un quarto dei profughi arrivati nel nostro Paese: 14.500 sui quasi 60mila accolti in Italia.

Da un punto di vista organizzativo, in Emilia-Romagna il sistema di accoglienza continua ad essere diffuso, soprattutto presso famiglie e cittadini. Da questo punto di vista, è stato valutato positivamente il fatto che il Governo abbia accolto la proposta avanzata dall’Emilia-Romagna la settimana scorsa in sede di Conferenza delle Regioni per un contributo economico alle famiglie che accolgono.

I numeri aggiornati alle 12 di oggi

A fronte di un dato complessivo nazionale di arrivi dall’Ucraina pari a 59.589, persone, sono 14.547 i profughi arrivati in Emilia-Romagna, di cui 6.541 minori, sulla base dei dati aggiornati dalle Prefetture a oggi pomeriggio. Sul totale, 915 sono ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas).

Gli arrivi e l’accoglienza, per provincia

Nell’area metropolitana di Bologna, risultano essere arrivate 2.582 persone (di cui 844 minori), 276 quelle ospitate nella rete Cas. Per quanto riguarda gli altri territori regionali: a Ferrara sono 1.296 i profughi (di cui 654 minori), 66 quelli nella rete Cas; a Forlì-Cesena risultano arrivate 894 persone (di cui 424 minori), nessuna è nella rete Cas; a Modena sono 1.916 (di cui 940 minori), 49 nella rete Cas. A Parma risultano arrivati 899 profughi (di cui 413 minori), uno è ospite nella rete Cas; a Piacenza sono 1.117 (di cui 514 minori), 21 nella rete Cas; a Ravenna risultano 845 arrivi (di cui 397 minori), 168 gli ospiti nella rete Cas; a Reggio Emilia sono 2.441 le persone (di cui 1.146 minori), 191 quelle all’interno della rete Cas. Infine, a Rimini risultano 2.557 profughi (di cui 1.209 minori), 143 gli ospiti nella rete Cas.