Salvini e il vaccino Sputnik: "A San Marino pronte dosi per migliaia di italiani"

L'appello del segretario della Lega ai ministri Speranza e Di Maio: “Ho parlato con Ciavatta, accettiamo la collaborazione con loro”

Salvini e il vaccino Sputnik, arrivato nei giorni scorsi a San Marino

Salvini e il vaccino Sputnik, arrivato nei giorni scorsi a San Marino

San Marino, 1 marzo 2021 – Le dosi del vaccino anti-Covid destinate all'Italia non sono abbastanza? Il segretario della Lega, Matteo Salvini, propone una soluzione, sebbene parziale. Riguarda, infatti, i connazionali che lavorano a San Marino, dove nei giorni scorsi è arrivato lo Sputnik V.

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Sul Titano, dice l'ex ministro dell'Interno, "sono disponibili migliaia di dosi per gli italiani che lavorano o vivono vicino alla Repubblica". In questo senso, stamattina Salvini ha raccontato di aver "parlato direttamente" col ministro sammarinese competente, il segretario di Stato alla Salute, Roberto Ciavatta.

"Recuperiamo i ritardi e gli errori degli ultimi mesi, accettando la collaborazione di San Marino per ottenere dosi di vaccino (anche dalla Russia) per mettere in sicurezza un'intera zona d'Italia, migliaia di persone che lavorano nella Repubblica o ci vivono vicino": è l'appello del numero uno leghista ai ministri della Salute e degli Esteri, Roberto Speranza e Luigi Di Maio, esponenti di un Governo di cui da qualche settimana fa parte anche la Lega.

"Sarebbe un bellissimo segnale", aggiunge Salvini dicendosi pronto a incontrare sia il segretario Ciavatta che altri esponenti del suo Governo. E annunciando di aver già scritto a Di Maio e Speranza "per sollecitare una risposta all'offerta di aiuto, che mi auguro positiva".

L’Europa per utilizzarlo deve aspettare l’approvazione dell’Ema, a San Marino lo Sputnik ha dato il via pochi giorni fa alla campagna di vaccinazione. Dalla Russia sono volate sulla piccola Repubblica le prime 7.500 dosi e presto ne arriveranno altrettante per il richiamo. Nessuna titubanza sul Titano dove sono stati proprio i medici, preoccupati dal mancato arrivo delle dosi dall’Italia, frutto di un accordo tra i due Paesi, a chiedere al Governo di percorrere altre strade per proteggere anche San Marino dal virus che nell’ultimo anno ha paralizzato il mondo.