Santa Lucia: la sua festa è il 13 dicembre. Ecco la storia del culto

Oggi si festeggia la protettrice della vista, il cui culto è legato al Natale: molti mercatini durano più di un mese

Santa Lucia si festeggia il 13 dicembre

Santa Lucia si festeggia il 13 dicembre

Bologna, 13 dicembre 2021 - Il 13 dicembre è il giorno dedicato al culto di Santa Lucia, protettrice della vista, e per festeggiarla ogni anno è tradizione organizzare feste e fiere in diverse località dell'Emilia Romagna. Essendo sempre più vicine le feste di fine anno, inoltre, è una buona occasione per visitare i mercatini natalizi, fare regali e approfittare dei banchi pieni di dolci, tra cui cioccolato, torrone e marzapane.

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Il 2021 è un anno speciale, perché dopo lo stop forzato ai mercatini di Natale lo scorso anno a causa del Covid, si può finalmente tornare a vivere l'attesa delle feste in maniera tradizionale. A Bologna, in particolare, la Fiera di Santa Lucia è la più antica della città. Il mercatino tradizionale si è sempre tenuto in Strada Maggiore, sotto al Portico dei Servi, accanto alla Basilica di Santa Maria dei Servi. Quest'anno si possono trovare le sue tipiche casette di legno già dal 12 novembre e lì rimarranno fino al 26 dicembre.

Santa Lucia, però, viene festeggiata anche in molte località della Romagna, perché è patrona di diversi Comuni. Per esempio, di Savignano sul Rubicone e di Santa Sofia, in provincia di Forlì-Cesena, ma anche di Casola Valsenio (Ravenna) e di Medicina, in provincia di Bologna (compatrona in questo caso con San Mamante).

Santa Lucia: le origini del culto

Santa Lucia è considerata patrona di tutti coloro che hanno problemi agli occhi. È stata una martire cristiana di inizio IV secolo durante la grande persecuzione voluta dall’imperatore Diocleziano, conosciuta col nome di Lucia di Siracusa. Secondo le tradizioni popolari, il 13 dicembre era il giorno più corto dell'anno e da qui deriva la scelta di dedicarle la giornata. C'è un detto, infatti, che dice: “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”. Ma un altro motivo deriva dall'etimologia del suo nome: dal latino 'lux', ovvero luce. La santa è associata così alla luce.

La tradizione vuole anche che Lucia un tempo fosse conosciuta come protettrice delle donne nubili: andare a una delle tante messe celebrate nel giorno di santa Lucia, significava per le giovani in cerca di marito, soprattutto quelle senza dote, rendere pubblica la volontà di sposarsi. Oggi, quindi, in certe località romagnole, come Forlì e Savignano sul Rubicone, è tradizione regalare alle ragazze e alle innamorate un pezzo di buon torrone artigianale. Un atto che può ancora somigliare a una dichiarazione d'amore o d'affetto.

Santa Lucia a Bologna: la storia

La scelta del Portico dei Servi per l'allestimento della fiera ha un significato storico, oltre che simbolico. Nella Basilica di Santa Maria dei Servi è custodita l'effigie votiva di Santa Lucia. Papa Gregorio XIII, alla fine del XVI secolo, donò alla Diocesi di Bologna, una reliquia della Santa e i Padri Gesuiti fondarono una chiesa, in via Castiglione e la dedicarono a Santa Lucia. Fu sulle scalinate di ingresso a quella chiesa che nacquero le prime attività di commercio di icone religiose, specialmente nei periodi dell'anno in cui si organizzavano le funzioni e le messe per la Santa.

Più tardi, con lo scioglimento dell'Ordine dei Gesuiti nel 1773 e la venuta di Napoleone nel 1796, la fiera venne temporaneamente sospesa. Venne riattivata dopo la caduta di Napoleone e con il ripristino del Governo della Chiesa.

Quando la chiesa di via Castiglione venne chiusa, la reliquia venne trasferita e il portico della Basilica di Santa Maria dei Servi fu scelto per la nuova organizzazione della festa.