Vaccino Astrazeneca, quando riprendono le iniezioni nelle Marche

Dopo l'ok di Ema ed Aifa, da sabato 20 marzo parte il recupero di tutti gli appuntamenti sospesi

Vaccino Astrazeneca: la decisione della Regione Marche

Vaccino Astrazeneca: la decisione della Regione Marche

Ancona, 18 marzo 2021 - La decione dell'Ema sul vaccino Astrazeneca ha ripercussioni anche sull'organizzazione vaccinale anche nella Regione Marche. Domenica 14 marzo, anche le Marche avevano sospeso l'ultilizzo del siero.

Dopo i pronunciamenti di Ema e Aifa, si riavvia anche nelle Marche la campagna vaccinale per le nuove vaccinazioni anche con AstraZeneca. 

Si è proceduto, fa sapere la Regione, alla predisposizione degli elenchi degli utenti a cui, negli scorsi giorni, era stato sospeso l’appuntamento per il vaccino e che saranno contattati telefonicamente, a partire da domani, venerdì 19 marzo, dagli operatori che forniranno loro indicazioni circa il giorno, il luogo e l’orario del nuovo appuntamento per la vaccinazione.

La somministrazione dei vaccini AstraZeneca riprende, progressivamente, a partire da sabato 20 marzo, in tutti i punti vaccinali predisposti, che sono stati potenziati al fine di procedere al recupero di tutti gli appuntamenti entro il 31 marzo. 

Nel frattempo sta procedendo regolarmente come da programma la somministrazione dei richiami Pfizer e Moderna ai cittadini di età superiore ad 80 anni che hanno ricevuto la prima dosa tra il 20 febbraio e il 12 marzo.

"Si ricorda a tutti l’importanza della vaccinazione per poter superare la fase critica della pandemia e che i vaccini in uso sono efficaci e sicuri nella protezione del Covid19, così come definito dalla stessa Ema, che ha concluso che il vaccino non può essere associato ad un aumento di eventi tromboembolici", aggiunge la Regione.

Covid, l'ultimo bollettino delle Marche

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Sono più o meno 20mila gli appuntamenti complessivamente saltati nelle Marche, più o meno la stessa cifra di vaccini Astrazeneca di cui dispone la Regione Marche in attesa dell’invio, da parte del governo centrale, di ulteriori partite.

Se il governo manterrà fede a quanto annunciato tra aprile e giugno per le Marche saranno assegnate circa un milione di dosi "con cui riusciremo a proteggere il grosso della nostra popolazione", ha detto l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.

Gli utenti rimasti in sospeso, ossia quelli che si dovevano sottoporre alla prima dose di Astrazeneca e che hanno visto saltare il loro appuntamento, non dovranno far altro che attendere un messaggino che arriverà loro attraverso la piattaforma con Poste Italiane.

Anticorpi monoclonali, trattamenti al via da Pesaro

“Oggi alle 15 sono iniziati i trattamenti a Marche Nord per i primi tre pazienti con gli anticorpi monoclonali”. Lo annuncia Saltamartini. Si tratta di tre pazienti trapiantati di rene, la cui terapia immunosoppressiva è stata sospesa a causa della recente infezione Covid, paucisintomatici per febbre, senza necessità di ossigeno. Queste persone,   per la loro patologia di fondo e le terapie immunosoppressive, sono a rischio elevato di sviluppare una forma grave di malattia. La terapia sarà effettuata dall’equipe medico infermieristica di Medicina Interna autorizzata come centro prescrittore.

Nelle Marche sono stati infatti approntati 15 centri prescrittori: oltre a quello di Marche Nord, 2 centri sono agli Ospedali Riuniti di Ancona, 2 all’Inrca e 10 nelle aree vaste dell’Asur: 1 nell’area vasta 1; 3 nell’area vasta 2; 3 nell’area vasta 3; 1 nell’area vasta 4 e 2 nell’area vasta 5.

“Siamo pronti a partire con la terapia in tutta la regione – spiega ancora Saltamartini - con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le Usca che partecipano nella individuazione dei soggetti candidati al trattamento che avverrà sempre in ambiente protetto". 

Contemporaneamente la Regione Marche, con l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e l’Asur, ha partecipato alla stesura di un importante progetto inviato all’Aifa per l’estensione dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali attraverso uno studio farmacologico al quale partecipano società scientifiche dei medici di medicina generale, infettivologi e l’Ospedale Spallanzani di Roma. “Un ulteriore contributo – commenta l’assessore -  per la tutela della salute dei cittadini e lo sviluppo della ricerca scientifica”.

Gli anticorpi monoclonali sono arrivati ieri nelle Marche, nella quantità  di 133 flaconi, sui 4 mila flaconi disponibili in Italia. Si tratta di anticorpi monoclonali Bamlanivimab,  a pazienti non ospedalizzati, con patologia lieve o moderata, che rientrano nei criteri di eleggibilità stabiliti dall'Agenzia italiana del farmaco.