Vaccino Covid Marche: accelerata. "Ma il governo deve ripristinare le Usca"

L’assessore Saltamartini: contratti per il personale Covid rinnovati solo fino a settembre, i tetti di spesa sono fermi al 2004. Il virologo Menzo: "Arrivati al picco"

Ancona, 21 luglio 2022 - Della platea di 386.868 over 60 marchigiani, al 19 luglio hanno ricevuto il secondo booster (o quarta dose) 25.588 persone. Nell’ultima settimana, il trend delle vaccinazioni ha avuto una netta accelerazione, arrivando a superare la soglia delle mille somministrazioni al giorno (1.016 martedì, 1.126 lunedì, 1.125 sabato e 1.122 venerdì).

Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità
Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità

Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità, qual è la situazione?

"Notiamo una netta ripresa delle vaccinazioni, specie tra le persone anziane. Fragili e familiari devono proteggersi e ora la richiesta è abbastanza elevata. I centri vaccinali non sono mai stati smantellati e siamo perfettamente in grado di fare tutto ciò che serve. In questo momento li stiamo riaprendo secondo ordine ed entità delle prenotazioni (sul sito delle Poste, dal 12 luglio sono state 12.256, ndr )".

Le Marche sono mèta di molti turisti d’estate: possono vaccinarsi qui?

"Certamente, per i turisti c’è già la possibilità di fare il vaccino. Basta che prenotino sul sito delle Poste o vadano direttamente negli hub, portando un documento di identità. Con la Regione Lombardia, ad esempio, abbiamo una convenzione".

Il servizio delle Usca sarà ripristinato?

"Per mercoledì è stata convocata la conferenza delle Regioni in vista dell’incontro col governo, che avrà all’ordine del giorno proprio questo tema. A giugno il servizio è stato sospeso, ma il decreto 77 sull’organizzazione della sanità territoriale prevede che le Regioni possano avviare un servizio di continuità assistenziale diurno. Noi abbiamo istitutito le Uca (unità di continuità assistenziale diurne), prevedendo per i medici un corrispettivo di 23 euro all’ora, mentre il corrispettivo statale per le Usca era di 40 euro. Di diciannove equipaggi che avevamo nelle Marche, solo uno ha dato la disponibilità a proseguire l’attività. Dunque, al governo chiederemo di ripristinare le Usca o di autorizzare le Regioni a portare il corrispettivo per i medici a 40 euro, dato che la materia della contrattazione è comunque statale. Le Uca possono essere utili non soltanto per il Covid, ma anche per garantire la continuità assistenziale sulla costa, evitando così che i turisti intasino i pronto soccorso".

C’è un problema di fondi, quindi?

"Il problema è più grande e riguarda le risorse per la sanità. Nelle Marche abbiamo rinnovato i contratti Covid fino a settembre, perché altrimenti avremmo sfondato il tetto della spesa sanitaria, che è fermo ai parametri del 2004 e prevede addirittura un taglio dell’1,4%. La conseguenza sono i pronto soccorso pieni, perché non c’è personale, ma anche liste di attesa. La sanità deve essere tra le priorità, dobbiamo garantire servizi che tutelino la vita".

Il Covid Hospital di Civitanova?

"Al momento è lì e le attrezzature sono a disposizione. L’idea è di smantellarlo, porteremo le attrezzature negli ospedali. Alcuni macchinari importanti saranno spostati nell’ospedale di Civitanova, perché è la città che ha ospitato il centro. Il resto sarà distribuito secondo le necessità".

Il virologo Menzo: "Arrivati al picco"

"Raggiunto nelle Marche il picco di questa ondata pandemica da Covid-19». Lo fa sapere il virologo Stefano Menzo: «Iniziata la fase di discesa: sarà lenta e serviranno ancora alcune settimane», prima che ci sia un calo anche negli ospedali. Intanto, «le varianti Omicron 4 e 5 hanno raggiunto una prevalenza del 100%», rimpiazzando Omicron 2. "Al momento – dice il direttore del laboratorio di virologia di Ancona – non abbiamo individuato nessun’altra variante». Nelle ultime 24 ore, nelle Marche sono stati registrati 2.520 casi di Covid a fronte di 6.554 tamponi processati. Sono complessivamente 216 (più 7) i pazienti assistiti negli ospedali e 52 (più 3) nei pronto soccorso. Nelle terapie intensive ci sono 7 pazienti (invariati); 14 (+1) nelle aree di semi intensiva e 195 (+6)  i ricoverati nei reparti non intensivi. Non sono state registrate delle vittime.