Vaccino Covid Veneto, Zaia: "Sugli intermediari ho l'amaro in bocca"

Il presidente del Veneto sulle famose 27 milioni di dosi: "Un dovere di andare fino in fondo alla verifica". In Veneto oggi calano i contagi (895) e i ricoveri (-15). I decessi sono 21

Covid oggi Veneto: i contagi

Covid oggi Veneto: i contagi

Venezia, 24 Febbraio 2021 - Scendono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +895 mentre ieri erano +1062 (totale 328973). Crescono gli attualmente positivi, oggi sono 22332 (+35). Stabili i nuovi decessi: oggi sono +21 come ieri (totale 9763). Aumentano i guariti, che salgono a quota 296878 (+839).

L'aggiornamento Vaccino Covid Veneto, Zaia: "Il ministro sta lavorando all'ipotesi dose unica per guariti" Diminuiscono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1379 (-15). 1247 persone sono in area non critica (-8), di cui 798 positive (-8) e 449 negativizzate (dato stabile). Sono 132 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-7), di cui 103 positivi (-2) e 29 negativizzati (-5).

Zaia: "Ristori a sostegno delle restrizioni"

“Come Veneto - afferma il Governatore Zaia - chiediamo che le eventuali restrizioni siano decise dal Cts, d'intesa con il ministero, e validate dalla comunità scientifica nazionale che ha un quadro d'insieme più ampio. E’ necessaria inoltre un'intesa firmata con il ministro della salute: ogni azione deve avere i ristori a sostegno delle restrizioni. L'altro aspetto è quello della perequazione delle misure: se i ristoranti sono aperti 12 ore non si capisce perchè non possono esserlo alla sera. Anche per le palestre: non si capisce quale sia la logica per cui sono chiuse e altre attività invece sono aperte. Mi aspetto un approccio nuovo anche nel calcolo dei ristori e spero siano riferiti al fatturato”.

Vaccini, Zaia: "Su intermediari ho l'amaro in bocca"

“Il Veneto - prosegue il Presidente Zaia - ha utilizzato il 68,3% dei vaccini anti-Covid, sotto la media nazionale del 70,8% per un tema prudenziale. Abbiamo una capacità di 20mila dosi al giorno, con i medici di base arriveremmo a 45-50 mila dosi al giorno. Siamo organizzati. Abbiamo la certezza su carta che arrivino i vaccini, ma ora la platea di vaccinati che attende la seconda dose aumenta in maniera esponenziale, per cui abbiamo deciso di aumentare l'accantonamento. Non ci preoccupa la classifica”.

Mentre, si sono quantomeno raffreddate, dopo l'apertura delle inchieste delle Procure di Perugia e di Roma, le piste che il Veneto sta battendo per verificare la disponibilità di vaccini anti-Covid sul mercato. I due intermediari con i quali la Regione ha interloquito, una società inglese, ed una italiana - ha detto oggi il dg della sanità, Luciano Flor - non hanno più dato le risposte chiarificatrici che l'ente di Palazzo Balbi si aspettava. Prima di essere autorizzate da Aifa e dal Ministero all'acquisto di dosi extra accordi Ue la Regione dovrebbe fornire il numero di lotti delle fiale. E questo numero, ha chiarito Flor, "lo fornisce il produttore del vaccino, non gli intermediari. Io volevo avere la certezza di avere come interlocutore il produttore. L'ipotesi che ci hanno indicato è che il vaccino Pfizer si trovi in una sede dell'industria in Germania".

In merito alla presunta disponibilità di vaccini manifestata al Veneto da due intermediari, le famose 27 milioni di dosi, il presidente Luca Zaia ha spiegato che "resta l'amaro in bocca e il dovere di andare fino in fondo alla verifica". "La presidenza del Consiglio - ha poi aggiunto parlando nel corso del consueto punto stampa - ha strumenti e legittimazioni costituzionali per andare in fondo, lo faccia. Non è un peccato verificare se chi suona al campanello ha la merce".

Nomine nuovi direttori generali Ulss

Zaia interviene anche in merito alla nomina dei nuovi direttori generali delle Ulss e delle Aziende sanitarie del Veneto "Stiamo valutando, è una scelta importante che dà il via ad un nuovo corso e dobbiamo valutare anche poi un'ottica di squadra. Verrà fuori un bel lavoro e ci saranno delle sorprese".

Lanzarin: "Vaccinazioni, seguita la prassi"

“Come Veneto - spiega Manuela Lanzarin, assessore regionale alla sanità - abbiamo seguito le linee guida in essere per le vaccinazioni che già ci sono, abbiamo seguito la prassi, quindi chiamata diretta per primi agli over 80. Altre Regioni hanno scelto strade diverse: code, prenotazioni, liste d'attesa. Altre Regioni hanno iniziato dagli over 100”.

Scuole-sentinella

La Regione ha varato due progetti di sorveglianza del personale scolastico. Il primo consiste nell’identificazione di una rete di scuole-sentinella, rivolto ad un campione rappresentativo di 15 scuole superiori divise per provincia. Partirà a metà marzo con test nasali e partecipazione su base volontaria. Il secondo si rivolge alle scuole medie: saranno sette, una per provincia. Prevede una valutazione di sostenibilità di un'amministrazione controllata di un test di screening, anche in questo caso si tratterà di un tampone nasale.