Editoriale

I portici sono l’identità di Bologna

Bologna, 17 marzo 2023 – Come cittadino emiliano trapiantato a Bologna per motivi di lavoro sono orgoglioso che i portici della città siano stati riconosciuti come patrimonio Unesco, quindi dell'umanità. Mi sono però sempre chiesto in base a quel motivo, certamente lodevole, è stata adottata questa scelta che fa onore alla città di Bologna e a tutti i suoi abitanti. I portici, al di là del riconoscimento Unesco, sono una cosa meravigliosa. Penso però che andrebbero meglio tutelati dai vandali che spesso li imbrattano con lo spray.

Cosimo M. Ferri

Risponde Beppe Boni

In origine i portici di Bologna furono concepiti come spazi coperti di proprietà e a uso privato anche per i commerci pur utilizzati dal pubblico. Nel tempo sono stati ampliati fino a coprire una lunghezza di 62 chilometri, un record. I portici sono diventati quindi un simbolo di utilità e sostenibilità, ormai riconosciuti dai bolognesi e dai visitatori italiani e stranieri come elementi identificativi della città. Sono, in sostanza, un aspetto che connota uno specifico stile di vita urbano. L'Unesco, tuttavia, ha selezionato e scelto non la totalità dei portici, ma una serie di 12 componenti che rappresentano, nel loro insieme, uno spaccato delle caratteristiche architettoniche, storiche e urbanistiche. Il gruppo comprende il centro storico, ma anche altri complessi più periferici. Nella lista Patrimonio dell'umanità rientrano piazza Santo Stefano, i portici di via Zamboni, quelli di Strada Maggiore, l’edificio porticato del MamBo, i portici di piazza Cavour e via Farini, il percorso che sale a San Luca, i portici di Pavaglione e piazza Maggiore, la strada porticata di Santa Caterina, l’edificio porticato del quartiere Barca, il portico della Certosa, i portici del Baraccano e la copertura di via Galliera. Il Comune da anni ha ingaggiato la battaglia contro gli imbrattatori, mettendo soldi e impegno. Purtroppo i meccanismi della Giustizia garantiscono impunità. Recentemente la Camera di commercio di Bologna, proprio per salvaguardare il riconoscimento Unesco, ha stanziato 200mila euro destinati a coloro che gestiscono un esercizio commerciale affacciato sui portici (se contenuti nella lista Unesco) per sostenere manutenzione, restauro e rifacimento di pareti, soffitti e colonne che hanno necessità di maquillage. Per accedere al contributo le domande possono essere presentate fino al 20 aprile prossimo.

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