GIANMARCO MARCHINI
Editoriale

La febbre rossoblù del sabato sera

Una città intera si ferma per Bologna-Inter. Il Dall’Ara che tracima, i pub e i locali che scoppiano di prenotazioni: e una partita, come quella contro i nerazzurri che già di suo farebbe il sold-out, stavolta è gonfia di motivazioni speciali

La febbre del sabato sera. Una città intera si ferma per Bologna-Inter. Il Dall’Ara che tracima, i pub e i locali che scoppiano di prenotazioni: e una partita, come quella contro i nerazzurri che già di suo farebbe il sold-out, stavolta è gonfia di motivazioni speciali. A undici giornate dalla fine, infatti, per i rossoblù di Thiago Motta la sfida con la capolista ha un po’ il valore di ultima sbarra: dovessero superarla, davanti si aprirebbe davvero un’autostrada che porta nell’Europa altissima, quella della Champions. La Storia insomma bussa alle porte del Dall’Ara. L’occasione è imperdibile. Ma come ha detto Thiago “contro una squadra come l’Inter servirà qualcosa in più” e quel qualcosa in più i suoi ragazzi dovranno cercarlo dentro se stessi, consapevoli d’aver trasformato in realtà quello che ad agosto non era neanche nei più lontani pensieri. E, invece, con la primavera in arrivo, il Bologna si presenta al grande appuntamento forte di un quarto posto solitario e di sei vittorie consecutive. Certo, dall’altra parte c’è la squadra finalista dell’ultima Champions e dominatrice assoluta del campionato (+ 15 sulla Juventus seconda). Ma questa stagione i rossoblù hanno dimostrato con la forza delle idee e del proprio calcio di poter spostare le montagne. E quindi perché no anche quella nerazzurra.