Editoriale

Silenziamo il trapper sconsiderato

Bologna, 24 dicembre 2023 – Ma chi cavolo è questo presunto musicista di nome Medy Cartier che dopo un concerto abusivo si permette di insultare i poliziotti che lo hanno fermato mentre guidava senza patente? Mi pare di capire che questo scriteriato sia ancora a piede libero mentre meriterebbe di trascorrere alcuni giorni in gattabuia. Penso che la maggior parte dei bolognesi farebbe volentieri a meno di concittadini del genere. Spero che ci sia una norma di legge per dargli un Daspo urbano ed espellerlo da Bologna. Possiamo fare a meno di personaggi del genere.

Giuseppe Martini

Risponde Beppe Boni

Lo sconsiderato di nome Medy Cartier è un esemplare della discutibile fauna musicale dei trapper, artisti (si fa per dire) che piacciono ad una parte degli adolescenti. In comune molti trapper hanno la maleducazione, la violenza verbale (e non solo) e la propensione alla trasgressione. Medy Cartier, 22 anni, italo marocchino al secolo El Marbouh Ermedhi nato sotto le Due torri, è un artista di cui Bologna, patria di Lucio Dalla, farebbe volentieri a meno. Nel giro di pochi giorni è riuscito a tenere un concerto abusivo al centro commerciale Gran Reno, a mettersi alla guida di un'auto senza patente, a rendersi protagonista di una fuga nelle strade del centro e a insultare i poliziotti quando lo hanno fermato. "Ora vi umilio, vi faccio passare dei guai sui social frà..", ha urlato in faccia agli agenti. Sai che paura.... Rimane il comportamento assurdo di un personaggio che pensa di poter comportarsi come gli pare con strafottenza e maleducazione, per non dire altro. Qualche giorno di vacanza dietro le sbarre gli farebbe bene probabilmente, ma la legge non permette di arrestarlo per i comportamenti di cui sopra. Davvero servirebbe un Daspo per tenerlo alla larga da Bologna e dintorni, ma anche questa eventualità è difficilmente praticabile. C'è solo da sperare che qualche magistrato applichi le norme che ci sono con una sanzione che Medy Cartier possa ricordare per un bel pezzo. Nel suo curriculum infatti ci sono già un avviso formale del questore per diverse intemperanze e l'affidamento in prova per reati commessi da minorenne. Dunque non uno stinco di santo. Il sindacato di polizia Siulp ha fatto una buona proposta per silenziare il presunto musicista trapper: chiudere il suo profilo social. Quindi disarmarlo.

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