Bologna, 17 gennaio 2024 – La premier Giorgia Meloni è tornata oggi con Ursula von der Leyen (video) nei territori colpiti dall’alluvione del maggio scorso in Romagna. La premier italiana e la presidente della Commissione Ue hanno avuto un colloquio privato di circa un’ora in municipio a Forlì per la concessione di 1,2 miliardi di euro del Pnrr, sotto forma di fondi aggiuntivi per interventi e investimenti post-alluvione. Poi sono arrivate le dichiarazioni ufficiali. La premier: “Grazie a Von der Leyen, non ha lasciato sola la Romagna”. Lei: “Tin bota, l’Europa rimane con voi”. Non sono mancati però i contestatori (video) fuori dal Comune: “E’ solo una passerella”.
Invece, questa mattina, nella sede della Regione a Bologna (video), c’è stata la firma dell’Accordo sui fondi di coesione europei (foto) tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presente il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. Dei fondi complessivi attribuiti alla Regione (588 milioni), 107,7 milioni sono già stati assegnati a titolo di anticipazione a fine 2021 e sono già stati destinati al finanziamento di interventi con immediato avvio dei lavori per l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale, la manutenzione della rete stradale provinciale e il contrasto al dissesto idrogeologico.
"I lavori stanno procedendo, il ripristino pubblico è a buon punto. La venuta a Forlì di Ursula von der Leyen e Meloni dà il segno della vicinanza e dell'attenzione che la Romagna riscuote nelle istituzioni. Non sono venuti a fare un passerella, ma a portare la concretezza di 1,2 miliardi", così il sindaco di Forlì, Gianluca Zattini, ai microfoni di SkyTg24 ha parlato dell'incontro con la presidente della Commissione europea e la presidente del Consiglio sull'alluvione di maggio.
La premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen hanno lasciato Forlì, dove sono tornate dopo la visita del 25 maggio scorso nelle zone alluvionate.
"Tin bota, l'Europa rimane con voi", dice Ursula in italiano chiudendo il discorso. "Ve lo dico dal profondo del cuore". Frase applaudita dai presenti. Stretta di mano e baci tra le due presidenti. Meloni ha invitato il sindaco Zattini nella foto di gruppo con Figliuolo, Bonaccini e il ministro Fitto. Von der Leyen allarga l'invito a tutti i sindaci presenti.
"C'è un riscaldamento globale ed eventi estremi più frequenti. Quello che va bene per il clima va bene anche per l'economia", sottolinea Ursula, che elogia l'Italia per il suo contributo sulle tecnologie rinnovabili ed energie pulite. "Siete in linea coi tempi dell'applicazione Pnrr. Metà dei fondi sono già erogati".
Poi cita "piadin bread", ovvero la piadina. Di cui ricorda l'odore e il calore. "Suonava come una richiesta", sorride Giorgia Meloni. "L'ho avuta dal sindaco Zattini, la porto a casa". Il Comune dovrebbe aver omaggiato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di una piadina (o più). "Vogliamo aiutarvi a rimettervi in piedi. Faremo ancora di più", riprende Von der Leyen. "Oltre al Pnrr, fondi per l'agricoltura emiliano-romagnola. Sessanta milioni già stanziati"
"Grazie dear Giorgia", così esordisce Ursula. "Grazie" l'ha detto in italiano. "Non dimenticherò mai le devastazioni di maggio. Più di tutto il fango, fango, fango, fango ovunque. Ma anche la fenomenale solidarietà delle persone nell'aiutare l'un l'altro".
Meloni: "Abbiamo parlato anche del bilancio dell'Unione europea, di migrazione e di Ucraina. Continueremo a parlarne nel vertice Italia-Africa, con un approccio nuovo, da pari a pari. Von der Leyen l'ha capito prima di altri". Il 28 gennaio, infatti, ci sarà anche la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen alla conferenza Italia-Africa, voluta dal governo italiano a Roma, focus sul piano Mattei.
Meloni elenca le risorse stanziate per la ricostruzione dal governo, tra cui quelle già erogate dal commissario Figliuolo. "Quelle di cui parliamo oggi sono aggiuntive". Meloni: "Siamo qui per portare risposte concrete". Ursula von der Leyen, che finora si è limitata ad ascoltare, sorride.
Meloni: "Inserire questi obiettivi nel Pnrr ci impone un cronoprogramma. Entro fine 2026 dobbiamo concludere il 90% dei lavori". Meloni si scusa con la traduttrice che, sorridendo, ammette "un po' veloce". Il riferimento è all'eloquio della premier.
È durato circa un'ora il colloquio, all'interno del Municipio di Forlì, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e quella della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.
Ancora la premier: "La cosa più importante è la revisione del Pnrr, che si pensava fosse difficile e invece possibile e anche doverosa in un mutato contesto. C'è un ulteriore miliardo e 200 milioni del Pnrr, risorse che si aggiungono all'impegno del governo italiano. Consentiranno la messa in sicurezza del territorio, la gestione del rischio, la riqualificazione del patrimonio abitativo, delle strutture sanitarie, sportive, scolastiche e infrastrutture. Con queste risorse facciamo ricostruzione e prevenzione".
Giorgia Meloni: "Ringrazio Ursula von der Leyen che torna in Romagna dopo 8 mesi con risultati importanti costruiti insieme". Come nei vertici internazionali (e questo di fatto lo è), i discorsi prevedono pause per la traduzione in inglese. "Von der Leyen si impegnò a non lasciare sole queste terre. Oggi essere qui è segno di grande serietà".
Ora il saluto del commissario Francesco Paolo Figliuolo: "Essere commissario è per me un onore e un onere". Anche lui si rivolge a von der Leyen: "Insieme daremo alle terre alluvionate un volto migliore di prima. Lo meritano i cittadini colpiti"
Un applauso accoglie Meloni e von der Leyen. Il sindaco Zattini (centrodestra) le introduce: "Grande regalo alla città. C'è chi diceva che saremmo stati dimenticati, io non ho mai avuto dubbi. Sentiamo la vicinanza delle istituzioni". Stefano Bonaccini, governatore della Regione, prende la parola: "Grazie von der Leyen, ha mantenuto la parola". Ha chiesto un applauso per Giorgia Meloni. Cita anche "gli straordinari sindaci" che "faranno ripartire questa bellissima terra"
Il colloquio tra la premier e la presidente della Commissione europea si sta protraendo. Questo ha dato modo di sviluppare altri colloqui improvvisati nel salone, per esempio Stefano Bonaccini (governatore Pd) e Galeazzo Bignami (viceministro FdI) hanno parlato a lungo tra loro. Ma anche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca col commissario Francesco Paolo Figliuolo.
In attesa dell'inizio delle dichiarazioni ufficiali, sta terminando il presidio di protesta contro Meloni e von der Leyen. Tra i partecipanti, ma a titolo personale in quanto alluvionato, anche Graziano Rinaldini che è il candidato 'in pectore' del centrosinistra a Forlì.
L'arrivo della premier Meloni, sotto la pioggia, è stato accolto da diversi fischi e dal grido 'Rispetto, rispetto' lanciato da alcune decine di manifestanti in attesa, fin dal mattino, delle due presidenti. Dalla folla è stato urlato anche 'Rispetto per la Romagna, no a questa passerella".
L'incontro riservato tra Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen, coi loro staff ristretti, è in corso nella sala della giunta di Forlì. Il momento precede le dichiarazioni ufficiali.
Sono entrati in sala alcuni degli accompagnatori istituzionali di Giorgia Meloni: il viceministro Galeazzo Bignami, il commissario Francesco Paolo Figliuolo, il governatore emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini. In sala è prevista anche una delegazione di 5 esponenti dei comitati degli alluvionati. Tra i sindaci, hanno scelto il rosso le sindache di San Mauro Luciana Garbuglia e di Mercato Saraceno Monica Rossi. Gessica Allegni, che guida il Comune di Bertinoro nonché il Pd forlivese, ha scelto invece un abito blu scuro.
Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen sono atterrate a Forlì e sono in arrivo in municipio. I fischietti in azione in piazza, tra i manifestanti, fanno capire che il momento è arrivato. L'auto arriva sotto al voltone del municipio a causa della pioggia.
Il salone comunale che accoglierà Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen è stato allestito con due leggii di plexiglas trasparente, ciascuno affiancato da una bandiera, rispettivamente italiana ed europea. Giorgia Meloni prenderà posizione a sinistra di Ursula von der Leyen. La 'scenografia' della sala è minima: una tenda di velluto rosso scuro alle loro spalle; ai loro fianchi alcune immagini relative all'alluvione del maggio 2023. Nella platea, oltre a stampa e autorità, è già previsto uno spazio per i sindaci della provincia di Forlì-Cesena, tutti con fascia tricolore. Il sindaco di Cesena Enzo Lattuca indossa invece quella blu da presidente della Provincia: lo sostituisce in platea il vicesindaco Christian Castorri. Non li ha ancora raggiunti, invece, il padrone di casa, Gian Luca Zattini sindaco di Forlì.
Nel municipio di Forlì sono pronte due diverse sale destinate a un breve incontro fra Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen: si tratta della sala della giunta e dell'ufficio del sindaco Gian Luca Zattini. La presidente del Consiglio e la presidente della Commissione europea dovrebbero avere un breve colloquio, a porte chiuse, prima di presentarsi davanti alle telecamere per le dichiarazioni ufficiali.
Sono circa 200 i partecipanti alla manifestazione organizzata in piazza Saffi in segno di dissenso verso la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: occupano la porzione di piazza di fronte alla Camera di Commercio, dalla parte opposta rispetto al municipio. Tra gli organizzatori, Anpi, Cgil, alcune associazioni ecologiste e il quartiere alluvionato di San Benedetto. Non partecipa ufficialmente l'altro gravemente danneggiato, i Romiti, anche se un gruppo di cittadini di quella zona ci tiene a segnalare comunque la propria presenza. Meloni e von der Leyen sono attese in municipio alle 13.30.
Aspettano, sotto una pioggia sottile, l'arrivo della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e di quella della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, "per far si che una passerella del genere, perché questa qui è una passerella, non scorra nuovamente sopra le nostre teste". Sono alcune decine i manifestanti (davanti a un ingente schieramento delle forze dell'ordine) che sotto l'egida e la bandiera del comitato 'Appello per l'Appennino Romagnolo' si sono dati appuntamento in Piazza Saffi, a Forlì, proprio davanti al Municipio dove Meloni e Von der Leyen si incontreranno per un summit sugli aiuti europei destinati ai territori colpiti dall'alluvione dello scorso maggio in Emilia-Romagna.
Seicento milioni di euro per l’ambiente - dal contrasto alla prevenzione del dissesto idrogeologico -, per potenziare la rete ferroviaria e della viabilità, con attenzione particolare ai territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio, per la rigenerazione delle città, con un forte stop al consumo di suolo, e per lo sviluppo delle aree montane e interne. E poi per i giovani: dall’edilizia universitaria alla formazione, dalla ricerca all’attrattività dei talenti, fino agli impianti sportivi. Questi gli obiettivi principali degli investimenti garantiti dal Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027. Un piano di interventi strategico e risorse che la Regione Emilia-Romagna – attraverso la programmazione condivisa coi territori - ha deciso di impiegare per lo sviluppo e la crescita sostenibili, rimuovendo il più possibile squilibri economici e sociali.
Grande ospite al Marca by BolognaFiere, perché alle 10.45 è arrivata la premier Giorgia Meloni, accompagnata dal ministro Fitto, per seguire un tour all’interno del salone dedicato ai prodotti a marchio del distributore. Ad accogliere il presidente all’ingresso di piazza della Costituzione, il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, e Mauro Lusetti, presidente di Adm. Un arrivo sentito non solo dalle istituzioni, ma anche dai cittadini. Tra espositori e clienti, in tanti si sono scattati dei selfie con la premier, invitandola nei loro stand. Un percorso lungo, in cui Meloni ha incontrato Conad, Coop, Latteria Soresina e Palmieri. Poi, è stata la volta di Despar, Ferrarini e Soverini. Tappa anche allo stand del Ministero dell’agricoltura. Tra applausi, foto e video, l’accoglienza riservata alla premier è stata ottima. Tra le aziende visitate, anche Crai.
Bagno di folla per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla fiera Marca di Bologna, il salone dei prodotti a marca commerciale. Dopo aver firmato l'accordo sui fondi europei in Regione, la premier, tra strette di mano e selfie, ha fatto un giro per gli stand, fermandosi ad ascoltare le istanze dei produttori e ad assaggiare mortadella, pasta fresca e alti prodotti tipici.
"Arriviamo a una cifra di 687 milioni di euro che viene mobilitata oggi con questa firma. Complessivamente 92 progetti, poche grandi priorità: non risorse che vengono spese in centinaia di micro-progetti, ma scegliere sulle priorità che rappresentano un volano", ha detto Giorgia Meloni.
"Nonostante il tentativo di dire che l'Italia e il governo italiano avrebbero avuto enormi problemi sul Pnrr - ha ribadito la premier Meloni -, nel 2023 abbiamo ottenuto il pagamento della terza rata risolvendo i problemi che c'erano, abbiamo ottenuto il pagamento della quarta rata e siamo la prima nazione in Europa che ha chiesto il pagamento della quinta rata".
"E' stato fatto un lavoro silenzioso, difficile da raccontare, che non trova tanto spazio poi nel racconto quotidiano ma del quale io vado particolarmente fiera, per superare alcuni limiti che l'Italia ha avuto fino a oggi. Il mio obiettivo è trasformare l'Italia da nazione che spesso è stata considerata fanalino di coda nell'utilizzo, particolarmente dei fondi europei, a nazione che possa diventare modello nell'utilizzo dei fondi europei. E questo lo possiamo fare soltanto se ci lavoriamo insieme", ha detto sempre la premier Meloni.
"Più tardi a Forlì torna la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che, con me e Stefano Bonaccini, era stata su questi territori pochi giorni dopo l'alluvione e si era presa delle responsabilità e degli impegni anche dal punto di vista europeo: quelle risposte sono arrivate con questa revisione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza che ci consente di investire un miliardo e 200 milioni sul ripristino della viabilità e delle infrastrutture stradali, del patrimonio edilizio residenziale e pubblico, delle strutture socio-sanitarie pubbliche, delle scuole e infrastrutture sportive", ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla cerimonia di firma dell'accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Emilia-Romagna.
Poi l'accordo di coesione, con Meloni che si confonde sui numeri del Pnrr scherzandoci su. "I fondi per l'alluvione sono fondamentali e ci mettiamo un miliardo di euro, dopo sarò a Forlì dove arriverà anche Ursula Von der Leyen - ha sottolineato Meloni -. I fondi di coesione devono combattere i divari tra i territori, combattiamo il dissesto idrogeologico e i territori in difficoltà, l'ambiente. Ben 35 milioni vanno alla Motor Valley di Maranello, dove ci sarà piena collaborazione. Gli obiettivi strategici sono pochi ma chiari, sono molto fiera di questo lavoro e ringrazio la Regione e tutti i sindaci. Insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro, noi lavoriamo non per noi stessi ma per i cittadini che rappresentiamo, e questo deve farci stare tutti insieme".
Giorgia Meloni è salita sul palco alle 10.20 circa, dopo aver stretto la mano a Bonaccini a fine intervento. La battuta sulla gaffe di Bonaccini. "Posso non fare quest'intervento, tanto già sappiamo su cosa titoleranno domani i giornali".
Gaffe, con risate in sala, da parte del presidente Bonaccini che parlando del commissario per l'Expo 2025, che si tiene a Osaka, l'ha chiamato 'Vannacci' anziché Vattani. Vannacci è l'ufficiale dell'esercito che ha scritto il libro "Il mondo al contrario", bestseller bersaglio di diverse critiche e polemiche. Qualcuno suggerisce "Figliuolo" a Bonaccini, che scuote la testa chiede l'aiuto della sala non ricordandosi il nome. Gli arriva in aiuto Giorgia Meloni: "Vattani!". Un applauso in sala ha sciolto l'imbarazzo di una decina di secondi.
Poi il passaggio di Bonaccini sul Tecnopolo e sul Centro Meteo a Bologna. "Polemizziamo su tante cose, avrei tutti i titoli dei giorni, ma voglio sottolineare l'importanza di ciò che avverrà a Bologna, sarà un polo di eccellenza"
A intervenire per primo e salutare la premier - seduta in prima fila assieme al viceministro ai Trasport, Galeazzo Bignami e al ministro Raffaele Fitto - è stato il governatore Stefano Bonaccini. Che ha invitato Giorgia Meloni alla partenza del Tour de France che avverrà in Emilia-Romagna. "E' una bella giornata - ha detto Bonaccini -, con questi fondi rigenereremo le città, potenzieremo le ferrovie, daremo concreti aiuti ancora ai territori alluvionati. Nessuno è cresciuto quanto l'Emilia-Romagna e ti ringraziamo premier per averci definito una locomotiva del Paese. Ma c'è bisogno di investimenti. Noi abbiamo la legge urbanistica che limita di più in Italia il consumo di suolo, voi come parlamento avete la possibilità di ascrivervi una legge nazionale che sia avanzata sullo stop a quel tipo di consumo".
E' arrivata poco prima delle 10 in viale Aldo Moro la premier Giorgia Meloni, che oggi è in Regione per firmare l'intesa sul Fsc, i fondi per lo sviluppo e la coesione. Tutta la giunta regionale è in sala nel palazzo della giunta, presenti anche i mondi economici regionali, diversi esponenti politici delle due fazioni e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
La premier Giorgia Meloni è arrivata a Bologna nella sede della Regione dove ad accoglierla c'erano il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
"L'antifascismo lo faremo noi nelle scuole", è uno degli slogan che un gruppo di giovani studenti del collettivo Osa sta scandendo di fronte alla sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna dove a breve è attesa la visita della premier Giorgia Meloni. "Fuori la Meloni da Bologna", gridano. "Meloni basta passerelle. Via il governo di fascisti, guerra e devastazione ambientale" recita lo striscione dietro il quale è assiepato un gruppo di una trentina di studenti. Sventolano anche bandiere di Potere al popolo. "Meloni non sei la benvenuta. Soldi alla scuola e non alla guerra". Presente la Polizia in tenuta anti sommossa.
