Nidi Emilia Romagna, fondi straordinari per abbattere le liste d'attesa

La regione è la prima ad avere visto approvati dalla Commissione europea i propri programmi operativi con un contributo di 4.500 euro annui per ogni nuovo posto attivato

Nidi, un bimbo

Nidi, un bimbo

Bologna, 29 luglio 2022 - L’obiettivo è accogliere tutti i bambini e le bambine nei nidi dell’Emilia-Romagna, soprattutto in uno scenario nel quale si è già registrato, e si continua a registrare, un aumento delle domande. Gli strumenti, invece, sono quelli introdotti da una manovra straordinaria della Regione: lo stanziamento di 7 milioni di euro - reso possibile dall’utilizzo dei nuovi fondi europei - per consentire ai Comuni un primo ampliamento dell’offerta educativa già da settembre, con un contributo di 4.500 euro annui per ogni nuovo posto attivato, e il conseguentemente abbattimento delle liste di attesa.

L’Emilia-Romagna è, infatti, la prima ad avere visto approvati dalla Commissione europea i propri programmi operativi sia del Fondo sociale europeo (Fse Plus) sia del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per il settennato 2021-27, a poca distanza dalla firma, il 19 luglio scorso, dell’accordo di partenariato tra Bruxelles e il Governo italiano. Un primo passo in avanti, dunque, per trasformare i servizi per l’infanzia in servizi universali.

“Manteniamo fede alle promesse – afferma il presidente della regione, Stefano Bonaccini – e questa è la prova di una regione che sa programmare davvero. Sulle politiche per l'infanzia comunichiamo oggi qualcosa di straordinario: consegniamo tante risorse ai Comuni per abbattere le rette, cioè il costo per ogni bambino, trasferendo risorse regionali dirette. Confermo, inoltre, che nei prossimi tre anni arriveremo alla gratuità dei servizi nido in montagna. Vogliamo aumentare i posti nido per permettere alle famiglie, e in particolare alle mamme, di lavorare portando i propri figli non in un parcheggio, ma in una vera e propria agenzia educativa del territorio. E garantire così ai bambini una grande opportunità, soprattutto perché, stando agli studi, vediamo come chi frequenta nido e materna sia mediamente più preparato degli altri”.

Fa eco anche la vicepresidente, Elly Schlein: “Si tratta di una misura estremamente innovativa, che viene in aiuto a famiglie e aiuti a fronte di un aumento della domanda – sottolinea –. Con questa misura, arriviamo a 60 milioni complessivi solo sulla fascia d’età 0-3. Un grandissimo investimento sul tema”.