Vaccino, la Regione: "I non immunizzati rischiano 14 volte di più la terapia intensiva"

Lo rileva l’ultimo Report dell’Agenzia sanitaria e sociale dell'Emilia Romagna che ha analizzato l’efficacia del Covid nel prevenire decessi, ricoveri e contagi, nel periodo dal 23 settembre al 20 ottobre

Vaccino Covid: i dati dell'efficacia in Emilia Romagna

Vaccino Covid: i dati dell'efficacia in Emilia Romagna

Bologna, 29 ottobre 2021 - In Emilia-Romagna l’efficacia dei vaccini Covid continua a confermarsi molto elevata nel tempo, soprattutto nel prevenire i ricoveri in ospedale, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi.

Dati alla mano, come rileva l’ultimo Report dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze in Emilia-Romagna nel periodo dal 23 settembre al 20 ottobre, l’efficacia media nel prevenire le infezioni è del 79,5%, dell’89,9% la copertura rispetto ai ricoveri. Ancora più alta la protezione nei confronti dei ricoveri in terapia intensiva (93,8%) e dei decessi (92,6%).

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L’efficacia media del vaccino anti Covid si conferma anche nell’ambito sanitario: tra gli operatori sanitari e negli anziani residenti in strutture residenziali che hanno completato il ciclo vaccinale, è ancora del 90% e del 94% quella nei confronti dei ricoveri ospedalieri.

Continua l’impegno per garantire la più ampia copertura vaccinale possibile, con quasi l’83% della popolazione che ha completato il ciclo di immunizzazione, e sono già state avviate le somministrazioni delle terze dosi di vaccino per le categorie più vulnerabili, gli ultraottantenni, gli ospiti e i lavoratori dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa). Resta una fascia di popolazione che continua a non vaccinarsi ed è per questo a rischio.

Infatti, secondo il nuovo monitoraggio (relativo al mese di ottobre) chi non ha ricevuto nemmeno una dose rischia di infettarsi 3,6 volte in più di chi si è vaccinato; oltre ad incorrere in probabilità di ricovero 5 volte maggiore di chi ha scelto di vaccinarsi. Inoltre, il rischio di ricoveri in terapia intensiva è sempre molto più alto per i non vaccinati: 14,1 volte superiore.

Per quanto riguarda le fasce di età, nelle ultime quattro settimane prese in esame, le infezioni riguardano principalmente giovani non vaccinati (12-39 anni), mentre l’incidenza di ricoveri in reparti Covid-19 e in terapia intensiva è significativa soprattutto tra i 60-79enni non vaccinati.

Nelle ultime quattro settimane sono stati rilevati 71 decessi, di cui 53 nella popolazione over 80. I restanti 18 decessi si sono verificati soprattutto nella classe di età 60-79 anni (13 decessi). In questa fascia l’incidenza di decesso è 6,4 volte superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati.