Gambettola (Forlì Cesena), 31 ottobre 2022 - "Sarà pur nato a Rimini, Federico Fellini, ma è stato concepito a Gambettola", si fanno vanto della pur capziosa primogenitura nella cittadina del Cesenate di poco più di diecimila abitanti, nota per le stamperie artistiche e i rottamai, dove si trasferirono da Roma i genitori del futuro maestro, Ida e Urbano. Qui si sposarono il 19 agosto 1918 stabilendosi nel casolare della famiglia paterna, fino a due mesi prima della nascita di Federico, il 20 gennaio 1920. L’edificio, sottratto all’oblio, a compimento di un progetto di recupero e rifunzionalizzazione, si appresta a essere inaugurato come residenza dedicata alle arti del cinema, del circo e del teatro.
L’amata casa dei nonni occupò un posto privilegiato nella geografia sentimentale del regista, che d’estate vi dimorò negli anni dell’infanzia. Si trova nel parco pubblico cittadino dedicato al regista in via Soprarigossa, ma ai primi del Novecento era in aperta campagna. Era stata acquistata nel 1854 da Giuseppe Fellini, figlio di mezzadri, bisnonno di Federico, per 1.400 scudi. Annesso alla dimora con rimessa, alberi da frutto e animali domestici, c’era il negozio di generi alimentari. Non poca parte della cinematografia del maestro vi ha tratto ispirazione, con reminiscenze anche oniriche, confluendo in capolavori come "La Strada" e "Amarcord". Il casolare si materializzerà sublimato nella famosa sequenza con la nonna nel film "Otto e mezzo".
Ristrutturato nel 1960 dagli allora proprietari, fu utilizzato sino ai primi anni Duemila come abitazione a servizio del fondo agricolo. Nel 2003, l’edificio fu acquisito dal Comune di Gambettola, assunse la denominazione di Casa Fellini e ha vivacchiato come una reliquia, fin quando ha preso corpo il progetto di adibirlo a residenza dedicata alle arti del cinema, del circo e del teatro. Il restauro è stato realizzato dal Comune con il contributo della Regione Emilia-Romagna (importo di 430mila euro), su progetto dello studio di architettura InternoUndici. Domenica 6 novembre, alle 11, l’inaugurazione con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. La presentazione avverrà alle 16 in uno ’chapiteau’ circense molto felliniano installato dietro la casa, corredato da un spettacolo di circo-cinema.
Casa Fellini non sarà un monumento da visitare, ma un luogo di produzione culturale cinematografico da vivere, gestito da un collettivo di tre associazioni culturali. "Finalmente trova coronamento il percorso di recupero di Casa Fellini – si compiace la sindaca di Gambettola, Maria Letizia Bisacchi –, un unicum nel panorama residenziale italiano: sarà uno spazio vivo di produzione culturale, una bottega in cui i maestri possano confrontarsi con le giovani generazioni sull’arte del cinema e del linguaggio audiovisivo". Sarà il vanto di Gambettola: lì dove Fellini prese vita, si gira il secondo concepimento: nasce la casa del cinema con incontri e laboratori. Un ciak col lieto fine.