Emilia Romagna, Corsini e la sfida della mobilità: "Acceleriamo sulle incompiute"

L’assessore regionale ai trasporti: nel giro di tre-quattro anni molte opere saranno completate: "Il miglioramento della viabilità aumenta la crescita e la competitività del nostro territorio"

Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti dell'Emilia Romagna

Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti dell'Emilia Romagna

Bologna, 18 giugno 2022 - L’ulteriore salto di qualità dell’Emilia Romagna fra economia e turismo si gioca in gran parte sul terreno di mobilità e infrastrutture. In Regione la direzione dell’orchestra è affidata ad Andrea Corsini, assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio.

Un’immagine dei lavori di asfaltatura in corso lungo la superstrada Ferrara mare
Un’immagine dei lavori di asfaltatura in corso lungo la superstrada Ferrara mare

Assessore quali sono le principali opere viarie ancora incompiute che possono migliorare il volto della mobilità?

"Partiamo da Bologna. I lavori per il Passante partiranno nella seconda metà del 2023 e dureranno 3 o 4 anni. Altra opera fondamentale è la quarta corsia dell’A14 da San Lazzaro allo svincolo per Ravenna con nuovo casello a Solarolo. Partenza cantieri nel 2023, due anni di lavori. Terza corsia dell’A13 da Bologna a Ferrara, partenza lavori nel 2023".

E fuori dall’ambito autostradale?

"Speriamo di aprire i cantieri per la Bretella Campogalliano -comprensorio della ceramica a Sassuolo per l’inizio del 2024. Il Governo ha già stanziato 200 milioni per la Cispadana che partirà dal casello di Rolo sull’Autobrennero per collegarsi con il casello di Ferrara sud. Sarà molto utile per l’area del biomedicale a Mirandola, nel Modenese e per il turismo verso la Riviera".

Perchè tanti ritardi in queste opere fondamentali?

"Si combinano più fattori, fra cui i tempi per le concessioni, la burocrazia, e spesso tentennamenti e ripensamenti della politica che necessariamente deve coinvolgere anche i comuni interessati soprattutto per le opere complementari".

È un danno per l’economia?

"Diciamo che i ritardi impediscono di aumentare la competitività di questo territorio".

Cosa si fa per la viabilità più legata alle città?

"Altre operazioni in corso riguardano alcune varianti come quella di Castel Bolognese per la via Emilia, la tangenziale nord a Reggio Emilia, la variante per la Statale adriatica a Rimini e la variante per il Porto a Ravenna".

Ci sono fondi a sufficienza per la manutenzione ordinaria?

"Certo, lo Stato ha deciso uno stanziamento straordinario di 307 milioni di euro per manutenzione e sicurezza di strade, ponti e viadotti dell’Emilia Romagna, una maxi operazione prevista fra il 2024 e il 2029".

L’Italia del turismo si è messa in moto, perchè proprio ora ci sono cantieri ovunque?

"Si tratta perlopiù di asfaltature. Sulla Ferrara mare, punto critico, dovrebbero terminare fra una settimana, mentre il casello autostradale di Borgo Panigale a Bologna in uscita riaprirà solo a settembre. In ogni caso lunedì abbiamo un incontro con Autostrade per capire e riorganizzare la programmazione dei cantieri in vista del turismo di luglio e agosto. Qualche disagio, tuttavia, bisogna metterlo in conto".

Turismo, perchè manca la manodopera per alberghi e locali?

"È un mix di più fattori. Il lavoro stagionale non risulta più attrattivo non tanto per la retribuzione che in generale è congrua, ma per altri fattori che possono essere giornate di riposo e carichi di lavoro. Poi in aggiunta c’è anche il freno del reddito di cittadinanza. Bisogna andare verso una riorganizzazione del settore".

L’Appennino ha la sensazione di essere figlio di un dio minore.

"La Regione sta facendo e farà il possibile per sostenere il turismo di montagna. A breve lanceremo un bando di 300 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture ricettive. È un’occasione per gli imprenditori turistici che avranno l’opportunità di migliorare immobili funzionanti, ma spesso troppo datati e fuori mercato".