Bologna, 10 gennaio 2025 - Michele de Pascale, presidente della Regione, presenta le linee guida del proprio mandato: priorità alle politiche della salute e alla riforma del sistema sanitario, su cui de Pascale promette “una vera battaglia istituzionale”, scagliandosi contro il governo Meloni reo di “negare il problema”.
Consiglieri dell'Emilia Romagna, volti e abbracci: le foto
“Il sistema sanitario in Italia sta crollando sulla nostra testa, lo ha rimarcato anche Elena Ugolini (ex sfidante alle Regionali, ndr) nel suo intervento in Assemblea - puntualizza de Pascale -. L’Emilia-Romagna in questi anni ha speso di più di quanto disponibile, io lo vedo come un elemento di merito perché l’amministrazione Bonaccini ha utilizzato tutte le risorse. Oggi la spesa è superiore alle risorse e allo stesso tempo insufficiente: è un fatto grave, che denota un sottofinanziamento strutturale del sistema sanitario nazionale ed è un tema su cui ci batteremo. Mi preoccupa che Meloni neghi il problema: nessuno ha la bacchetta magica e trovare tanti miliardi in più a quelli che servono non è possibile. E scaricare tutto sulle regioni come ha fatto il ministro Schillaci non è credibile”.
Non solo sanità, però: de Pascale punta anche sulla messa in sicurezza del territorio, “grazie a un programma straordinario di opere e di interventi di prevenzione e protezione”, sulla transizione ecologica da “vincere attraverso un consumo più attento delle risorse e un cambio di passo verso l’energia rinnovabile”, sul potenziamento del ‘Patto per il Lavoro e per il Clima’ come “modello di confronto e patto sociale unico a livello nazionale”, sull’investimento nelle nuove tecnologie.
Sul contrasto al dissesto idrogeologico, cavallo di battaglia della campagna elettorale, de Pascale sostiene che con la nuova nomina di Fabrizio Curcio a commissario serva “una continuità” nel passaggio di consegne per il dopo Figliuolo, mentre non si augura continuità sulle nuove azioni da mettere in campo: “Bisogna fare di più tutti e fare meglio”.
Sulle grandi opere, poi, de Pascale dichiara che ha sentito diverse volte il ministro Matteo Salvini e che a breve ci sarà anche un incontro. “Penso che anche su questo si deve arrivare a una narrazione di verità - sferza il presidente regionale -: non serve a niente avere un piano infrastrutturale della regione scritto in miliardi e poi non c’è neanche il 10% delle risorse pianificate”.
Un commento anche sul taglio dei circoli del Pd, su cui si paventa un -20% di metri quadrati dedicati ai militanti: “Secondo me i modi e le forme della politica cambiano nel tempo. È chiaro che la presenza fisica nelle sedi territoriali di tutte le forze politiche in questa regione, e di un partito in particolare (il Pd, ndr), è molto importante. È chiaro però anche che si evolve, si cambia, ci sono cambiamenti da fare e questo è un pezzetto del cambiamento”.
Il presidente dell’Emilia-Romagna ha parlato a margine della prima Assemblea legislativa del 2025, la prima anche con le nomine formali, in cui ha presentato la giunta, sono stati illustrati tutti i nuovi consiglieri e si è votato anche sulla nomina e sulle competenze delle commissioni: subito bagarre in Aula, con il centrodestra che ha criticato da un lato la decisione di assegnare le competenze relative alla Cultura alla VI Commissione - che si occupa anche di Parità - e non alla V Commissione come in passato, e dall'altro la proposta di un presidente della Commissione Statuto e Regolamento indicato dalla maggioranza, in quanto nella scorsa legislatura tale carica era ricoperta da un esponente del Movimento 5 Stelle, all'epoca all'opposizione.
Così FdI, Forza Italia e Rete Civica hanno votato a favore delle deleghe delle Commissioni I, II, III e non hanno partecipato al voto per le deleghe della VI e della VII Commissione, mentre la Lega, pur partecipando al voto, ha votato contro le proposte relative a queste due commissioni. Si tornerà a votare domani, quando basterà la maggioranza semplice - senza quorum - per l’approvazione.
Chi sono i nuovi consiglieri Pd
In Emilia-Romagna Simona Lembi subentra a Irene Priolo, Francesco Critelli a Isabella Conti, Maria Laura Arduini a Alessio Mammi come consiglieri regionali del Partito democratico.
Priolo, Conti e Mammi, eletti consiglieri nelle regionali del 17 e 18 novembre del 2024 e nominati assessori nella giunta di Michele de Pascale, si sono infatti dimessa da consiglieri regionali.