Pronto soccorso, in Emilia Romagna arriva il codice azzurro. Cos'è

Attivato in tutte le province tranne Reggio Emilia e Bologna dove partirà il 19 e 20 ottobre. Scompare il codice giallo e ora c'è anche l'arancione: cosa cambia nel triage

Pronto soccorso, 5 codici per il triage in Emilia Romagna

Pronto soccorso, 5 codici per il triage in Emilia Romagna

Bologna, 18 ottobre 2021  - Pronto soccorso, si cambia. Arriva la rivoluzione del codice azzurro. Collocato tra il codice arancione e il verde, potrà essere assegnato dopo il triage ai pazienti che arrivano al Pronto soccorso e indica un’urgenza differibile, con 60 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico. Il via libera al codice azzurro era stato dato, su indicazione della Regione Emilia-Romagna, dal primo ottobre, data a partire dalla quale sarebbero state applicate le linee di indirizzo. Le varie Ausl provinciali, dopo il previsto periodo di formazione ad hoc destinato al personale sanitario e i necessari interventi di adeguamento informatico, hanno introdotto la novità in ordine sparso.

Nel parmense e nel ferrarese, ad esempio, il codice azzurro ha debuttato fin dal primo ottobre; a Piacenza il 6; in Romagna il 12 e a Modena il 14, nei triage dei pronti soccorso delle Asl di tutta la provincia. A Reggio Emilia sbarcherà domani, martedì 19 ottobre, mentre a Bologna mercoledì 20 ottobre. L'Ausl di Parma, dopo una settimana di “rodaggio”, dall'8 ottobre è pienamente operativa con i nuovi codici nei pronto soccorso di Parma, Vaio e Borgotaro. Nel ferrarese, il codice azzurro è arrivato anche negli ospedali di Cona, Delta, Cento e Argenta.

Codice azzurro: a che cosa serve

La presa in carico entro 60 minuti servirà a dare più attenzione ai pazienti fragili, con una priorità dettata, oltre che dai parametri vitali anche da cronicità, disabilità, complessità delle cure, dolore e rischio evolutivo. “Il codice azzurro – come spiegano Marcello Zinelli e Roberto Fiorini, direttori rispettivamente delle strutture dell’Ospedale Maggiore di Parma e di quello di Vaio - sarà assegnato ai pazienti che hanno bisogno di una presa in carico rapida, entro un’ora, non solo per la complessità clinica ma per complessità assistenziale, ad esempio pazienti anziani non autosufficienti, con patologie croniche”.

Pronto soccorso i 5 colori dei codici al triage

Le novità, al Pronto soccorso, non riguarderanno solo l'introduzione del codice azzurro ma l'intero triage. Le nuove linee di indirizzo prevedono cinque codici colore e non più quattro. Scompare il codice giallo che viene sostituito da due nuovi codici: l'arancione e l'azzurro . Ecco l'elenco dei codici di priorità: 1) Codice rosso: è quello per le emergenze (assenza o critica alterazione di una o più funzioni vitali) e richiede una valutazione immediata da parte dei sanitari. 2) Codice arancione: Indica un'urgenza indifferibile, 15 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico, la rivalutazione o la visita medica. Solitamente è riconducibile a una condizione stabile con elevato rischio di evoluzione. 3) Codice azzurro: indica un'urgenza differibile con massimo 60 minuti di tempo d’attesa, per una condizione stabile a basso rischio di evoluzione che però può comportare un certo livello di sofferenza e che solitamente richiede prestazioni complesse. Si tratta di una condizione in cui possono trovarsi persone anziane, croniche o comunque con più fragilità. 4) Codice verde: è quello per le urgenze minori, massimo 120 minuti di attesa. E' riconducibile, generalmente, a una condizione senza sofferenza o ricaduta sullo stato generale, spesso si tratta di traumatologia minore o talvolta di un problema clinico-assistenziale che potrebbe essere gestito più efficacemente in contesti alternativi al Pronto soccorso. 5) Codice bianco: è quello della “non urgenza” e prevede fino a 240 minuti di attesa. Il nuovo metodo di triage a 5 diversi livelli di priorità – come spiegato dalla Regione - rappresenta il “gold standard” internazionale ed è propedeutico alla creazione di percorsi che tengano in considerazione la complessità clinica, l’intensità assistenziale e le risorse impiegate, consentendo, inoltre, l’individuazione di tre diversi flussi di “post-triage” (alta, media e bassa complessità). Alla definizione del codice colore, dunque, oltre alla criticità, concorreranno ulteriori fattori, quali il livello di dolore e la sua gestione, l’età, il grado di fragilità e disabilità, particolarità organizzative e di contesto locale.

Il triage e la sua importanza 

La valutazione di triage rappresenta un momento fondamentale anche per l’accoglienza e il riconoscimento di situazioni di fragilità che richiedono l’attivazione di percorsi in grado di fornire sostegno e agevolare la presa in carico in ambito sanitario, assistenziale e sociale. È il caso, ad esempio, di maltrattamento e abusi su minori e donne, e dei disturbi della sfera psichica.Gli obiettivi del triage sono molteplici: la presa in carico precoce tramite una serie di attività che precedono la visita medica, l'individuazione della priorità d’accesso alle cure mediche e l'indirizzo verso percorsi diagnostico-terapeutici sempre più appropriati.

Chi si occupa del nuovo triage

Come previsto dalla Giunta regionale con delibera, nei Pronto soccorso con un’affluenza superiore a 20.000 accessi l’anno, il triage sarà svolto da infermieri dedicati a questa funzione in maniera esclusiva. Nelle strutture con un numero inferiore di accessi, verrà svolto, in modo non esclusivo, da un infermiere del Pronto soccorso. In base alle linee di indirizzo, inoltre, viene stabilito che il numero di infermieri dedicati “sia incrementato in base al numero di accessi e modulato anche in relazione alle diverse fasce orarie/giorni della settimana prevedendo, quando necessario, un’unità dedicata alla rivalutazione”. Gli infermieri che svolgono attività di triage dovranno aver frequentato un percorso formativo appositamente creato per acquisire le conoscenze e le competenze necessarie a implementare le nuove modalità organizzative di triage.

Pronto soccorso e pazienti 

Nei Pronto Soccorso con un’elevata casistica, è prevista la realizzazione di servizi di accoglienza e informazione, ad esempio con la collaborazione di associazioni di volontariato, in supporto alla gestione della sala di attesa. Il servizio avrà una funzione di orientamento e le persone dedicate dovranno essere appositamente formate. Il loro compito sarà garantire la massima tempestività nel contatto tra pazienti e personale sanitario. Per i cittadini saranno previste anche iniziative di informazione dedicate.