Covid, in Emilia Romagna raggiunta la soglia di immunità di gregge per gli anziani

L’assessore regionale alla Salute: "Per i più giovani una forte campagna di sensibilizzazione. La regione non rischia la zona gialla"

Vaccino

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Bologna, 30 luglio 2021 - "Abbiamo raggiunto l’obiettivo del 70% di vaccinati con almeno una dose e siamo intorno al 56% con il ciclo completo. E questo ci fa ben sperare, anche in ragione delle prenotazioni che stanno aumentando, speriamo di superare e a fine agosto il 70% delle immunizzazioni".

Raffaele Donini, il numero uno della Sanità in Regione, si mostra ottimista anche se in Emilia-Romagna i contagi aumentano "in modo significativo", i nuovi casi sono saliti a 493, l’Rt è a 1,89 e l’incidenza su 100mila abitanti oscilla tra i 65 e i 67 casi. Ma i ricoveri sono sotto la soglia di allarme e "non rischiamo di andare in zona gialla". Negli ospedali i malati in terapia intensiva sono stabili, 13, mentre sono 14 in più nelle degenze ordinarie Covid, 183 in tutto. "Il nostro livello di guardia è 980 ricoveri e 76 in terapia intensiva – spiega Donini – quindi siamo molto al di sotto perché la vaccinazione procede spedita e il vaccino ha protetto e tutelato la popolazione più anziana e vulnerabile. Al momento sono 281.000 le prenotazioni in agenda, per la stragrande maggioranza dai 40 anni in giù".

I tecnici della Regione sottolineano che il picco si è registrato la settimana scorsa, "dopo il discorso di Draghi". Con questi numeri, quindi, "a fine estate dovremmo arrivare all’80% di prime dosi". L’assessore aggiunge una riflessione: "Siamo di poco sopra la media nazionale, vedremo in agosto quante forniture arriveranno". Attualmente, gli over 80 sono coperti al 98% con la prima dose e al 94% con la seconda. I 70enni sono al 90% e 83%, mentre i 60enni sono all’85% e 72%. "Abbiamo raggiunto la sostanziale immunità di gregge nei più anziani – fa i conti Donini – restano però circa 130mila persone da vaccinare. Abbiamo quasi due terzi dei vaccini disponibili tra J&J e Astrazeneca, abbastanza per immunizzarli". Sono 167 gli operatori sanitari in Emilia-Romagna che hanno rifiutato la vaccinazione e sulle loro spalle pesa la sospensione. Ma il dato "è in progressione", ammette Giuseppe Diegoli, direttore del dipartimento di Sanità pubblica in Regione.

Si pensa anche alla scuola. "Sono a favore dell’obbligo vaccinale per il personale docente e non docente. Non per gli studenti – precisa Donini –, per i quali svilupperemo una campagna di sensibilizzazione". Infine, "il vaccino dopo la seconda dose riduce il rischio di contagio dell’89,7% – assicura l’assessore – e per chi non è immunizzato il rischio di contrarre l’infezione è sei volte più elevato e di ricovero è 32 volte più alto". Entro fine agosto entreranno in campo anche i farmacisti.