Ciuccoli. "Affitti alti, il Comune intervenga"

Il presidente di Confesercenti: "Apra un confronto con proprietari e negozianti"

Adolfo Ciuccoli

Adolfo Ciuccoli

Fano, 18 ottobre 2018 - "Chiediamo al Comune di riaprire un dialogo con i proprietari degli immobili commerciali del centro storico, per trovare una soluzione condivisa che possa agevolare gli operatori ad investire in centro storico ed incentivare nello stesso tempo i proprietari a non lasciare sfitti i propri esercizi troppo a lungo». Così Adolfo Ciuccoli, presidente di Confesercenti Fano, torna sulla spinosa questione degli affitti in centro storico che giorni fa è stata al centro di un dibattito tra negozianti e associazioni di categoria, ma anche proprietari degli immobili vessati da una alta tassazione e persino il presidente degli agenti immobiliari di Pesaro e Urbino.

«In uno degli articoli uscito alcuni giorni fa su il Resto del Carlino – precisa Ciuccoli facendo mea culpa –, ho dichiarato che l’affitto dell’esercizio prima occupato dall’attività ‘Just One’ sotto il palazzo dei Gabuccini, è di 6.500 euro al mese. Devo precisare che l’informazione che ho dato è errata: l’affitto dell’esercizio in questione è più basso e io ho fatto l’errore di non verificare opportunamente le mie fonti».

Per Ciuccoli, però, «resta comunque aperta la problematica degli affitti troppo alti in centro storico che non solo limita gli ingressi di nuove attività, ma contribuisce ad aumentare le difficoltà di quelle esistenti, che oltre a fronteggiare la crisi, devono vedersela anche con costi fissi insostenibili». Per questo chiede un incontro urgente con il sindaco e la sua giunta, a nome dell’associazione che rappresenta, per trovare una soluzione condivisa con i proprietari soprattutto degli immobili sfitti che sono un elemento di degrado in città. «Il problema è comune a tante città italiane, soprattutto medio piccole – aggiunge Ciuccoli – che vedono i propri centri storici svuotarsi di negozi e perdere sempre più di attrattiva, spesso a favore dei grandi centri commerciali ai quali forse si è concesso finora troppo spazio. Il problema che si crea non è solo economico o di famiglie che restano senza lavoro, ma è anche sociale: un negozio vuoto è una luce che si spegne, meno gente che gira, più degrado, meno sicurezza. Dobbiamo rompere questo circolo vizioso ed invertire la rotta per restituire al centro storico il suo ruolo di centro commerciale naturale».