"Azione con i 5 Stelle? A noi basta che siano bravi"

Il leader Carlo Calenda ieri in città per la candidatura di Massimo Seri alle elezioni Europee

"Azione con i 5 Stelle? A noi basta che siano bravi"

"Azione con i 5 Stelle? A noi basta che siano bravi"

"Azione con M5S? Conta solo se sono bravi oppure no". Non si scompone il leader di Azione, Carlo Calenda, sull’alleanza di Azione con M5S, con il candidato sindaco Stefano Marchegiani, segretario del suo partito. "Questo Paese passa le giornate a discutere di destra e sinistra – ha aggiunto – con il risultato che nessuno ha ottenuto quello che chiedeva: gli elettori di sinistra non hanno avuto scuola, sanità e salari, quelli di destra non hanno ottenuto meno tasse, meno migranti e meno Stato".

Calenda ieri pomeriggio era a Fano, in piazza Amiani, per la presentazione della candidatura alle Europee del sindaco Massimo Seri. E proprio sulle elezioni Europee dell’8-9 maggio, il segretario di Azione è intervenuto spiegando: "La nostra è la miglior lista che potessimo presentare, andate a verificare sul sito i curricula dei candidati e il nostro programma". E ancora: "In Europa abbiamo bisogno di persone preparate e competenti. L’Italia spende la metà dei fondi europei disponibili perché ha una classe politica che non ha mai gestito nulla. Con la nostra lista cerchiamo di far eleggere parlamentari che sappiano amministrare le risorse. Tra i nostri candidati c’è anche il sindaco Massimo Seri che ha saputo ben spendere per la sua città i fondi europei".

Con Calenda e Seri ha partecipato all’incontro di ieri pomeriggio anche il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore della Difesa, candidato sempre in Azione. Insieme hanno risposto alle domande del pubblico quasi tutte concentrate sul tema dei conflitti internazionali e in particolare quello ucraino. "Non ci dobbiamo dimenticare – ha chiarito Calenda – che l’Europa, grazie alla sua forza ha saputo contenere, per anni, l’aggressiva Urss. Lo stesso meccanismo serve per dissuadere Putin ed evitare la guerra". "Prima di tutto vanno uniti i bilanci della Difesa – ha aggiunto Calenda – per spendere meglio le risorse, poi dobbiamo riavere il Mes sanitario perché in Italia ci servono 38 miliardi per finanziare la nostra sanità e infine realizzare un’Europa più unita possibile, visto che più siamo fragili più rimaniamo isolati. Noi di Azione siamo una alternativa all’Europa confusa della Schlein e a quella ‘piccola’ della Meloni".

Massimo Seri ha invece spiegato il ruolo che potrà svolgere in Europa: "Vorrei portare nel contesto europeo il punto di vista degli enti locali, che meglio hanno colto l’importanza e il ruolo dell’Europa per il futuro dei nostri concittadini".

an. mar.