Baresi scende in campo per gli alluvionati

Il campione rossonero parteciperà a una cena benefica a Monte Porzio organizzata dal Milan club Valcesano. Già 150 prenotati

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di Sandro Franceschetti

Kaiser Franz, al secolo Franco Baresi (in foto), sabato sera sarà a Monte Porzio, per un evento organizzato dal ‘Milan Club Valcesano’, un sodalizio che ha appena 6 mesi di attività, ma particolarmente vivace e che ha pensato di legare la presenza del campione del mondo ’82 ad un’iniziativa a sostegno delle famiglie colpite dall’alluvione del 15 settembre.

"Per noi stare un’intera serata con il Franz è qualcosa di straordinario – evidenzia Andrea Ragnetti, presidente del Club -. Ci siamo strutturati a fine maggio, sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria rossonera del 19esimo scudetto, e avere già un ospite di questo livello ci riempie di orgoglio, per cui é doveroso trasformare la nostra gioia anche in un’occasione di solidarietà. Durante la cena con Baresi, che terremo al ristorante ‘Ausonia’, qui a Monte Porzio, aperta a tutti (su un totale di circa 220 posti ne sono stati prenotati già oltre 150, ndr) abbiamo previsto un momento di vicinanza a chi vive attualmente una situazione difficile, e coloro che vorranno potranno fare un’offerta libera a sostegno delle persone duramente colpite dal fenomeno alluvionale di due mesi fa".

Insomma, un motivo in più per non mancare all’appuntamento con una vera e propria leggenda dello sport, espressione anche di un calcio in cui esistevano le ‘bandiere’, i protagonisti che hanno vissuto un’intera carriera con un’unica casacca. Come ha fatto, appunto, Franco Baresi, che ha vestito per vent’anni consecutivi, dal 1977 al ’97, la maglia rossonera, di cui 15 da capitano, divenendo il secondo calciatore del Milan con più presenze, sia per quanto riguarda il campionato che le coppe europee. E con i rossoneri ha vinto la bellezza di sei scudetti, tre Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, tre Supercoppe Uefa e quattro Supercoppe italiane. Trofei a cui va aggiunta la conquista del campionato del mondo del 1982 e anche il secondo posto al mondiale del 1994.

"Un grandissimo – riprende Andrea Ragnetti -. Un calciatore che ha fatto la storia e la cui presenza, sabato sera, rappresenterà il miglior viatico per un fan club, il nostro, nato da appena 6 mesi, ma che ha chiaro l’obiettivo di legare la ‘fede’ calcistica ai valori più autentici dello sport, trai quali – conclude il presidente del club – c’è quello della solidarietà".