Biodigestore, Fano sotto attacco (anche in casa)

Terre Roveresche fa esposti contro il Comune e pezzi di maggioranza l’appoggiano. Seri: "Dialogherò con i sindaci"

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di Anna Marchetti

Dopo il Psi anche Noi Giovani, attraverso il consigliere comunale Edoardo Carboni, annuncia che prenderà parte alla manifestazione di protesta (mercoledì 20, a Fano), organizzata da amministratori cittadini e associazioni di Terre Roveresche, Mondavio e Fratte Rosa, contro il Comune di Fano e l’eventuale accordo tra Aset, Feronia e Acea per costruire il biodigestore a Barchi.

Sindaco Massimo Seri, una parte della sua maggioranza parteciperà alla manifestazione di protesta: che ne pensa?

"Non mi sorprende che ci siano posizione diverse visto che quello della manifestazione d’interesse non è stato un percorso condiviso".

Lei che farà il giorno della protesta?

"Il sindaco di Fano. Personalmente non entro nel merito della vicenda perché la manifestazione d’ interesse è una volontà espressa dal consiglio comunale e la scelta dovrà essere preceduta da una discussione plurale in consiglio. Come ho avuto modo di dire ai sindaci interessati, da parte mia ci sarà la disponibilità al confronto e al dialogo per trovare soluzioni condivise: il territorio ha bisogno di essere unito, altrimenti rischia di indebolirsi e di non cogliere le occasioni".

Sono stati annunciati ricorsi al Tar ed esposti a varie Autorità: non le sembra che il Comune di Fano sia sotto attacco?

"Mi pare che sia in atto un gioco che va oltre il biodigestore e un confronto-scontro di più interessi. Invece di focalizzare l’attenzione su un punto o su una città sarebbe opportuno allargare lo sguardo".

Si spieghi meglio...

"Il biodigestore, essendo a libero mercato, suscita l’interesse di molti. Feronia sta facendo la sua strada e, al momento, a prescindere dal Comune di Fano, sembra l’unica in grado di fare l’investimento con gli incentivi statali".

La nuova impresa di Feronia potrebbe diventare appetibile non solo per Aset ma anche per Mms?

"Il problema vero è la mancanza della politica a livello provinciale, ognuno gioca nel suo orticello e manca una visione condivisa: in assenza di una regia politica questi sono i risultati".

Intanto il circolo Gramsci lancia una proposta: fare il biodigestore a Monteschiantello trovando autonomamente le risorse. "Né con Acea né con Mms. La manifestazione di interesse ad opera del Comune – affermano – appare come un’ingerenza indebita nelle scelte di altre comunità e ha già prodotto un cortocircuito democratico".