Fano, cani bagnini di salvataggio. Grande show ad Animalido

Eccellente prova di abilità per gli esemplari addestrati per i soccorsi in mare

Uno dei magnifici esemplari in spiaggia

Uno dei magnifici esemplari in spiaggia

Fano, 2 settembre 2019 - Spettacolari salvataggi in acqua e straordinario affiatamento con i conduttori. I cani eroi, addestrati per salvare persone in difficoltà in mare, hanno dato spettacolo ieri mattina, alla spiaggia Animalido, l’unica a loro dedicata a Fano, nel corso delle esibizioni di salvataggio, che hanno chiuso la stagione estiva. «E’ stato un evento molto partecipato – racconta Giovanni Dallago, gestore della struttura – che ha dimostrato le capacità di soccorso in mare dei nostri amici a quattro zampe, grazie all’affiatamento con i loro conduttori, e suscitato l’interesse di molti aspiranti soccorritori, che sono arrivati con i loro cani anche da regioni vicine». Hanno partecipato le unità cinofile di salvataggio in mare dell’associazione Sea rescue school K9 di Fano, in collaborazione con Fidomania e Trainer nova food, con la presenza del fotografo Luca Toni.

Le unità si sono esibite in simulazioni di salvataggio, mettendo in risalto le loro capacità di soccorso, al fianco del loro conduttore bagnino, e con l’impiego di strumenti di supporto, come baywatch anulare, tavola sup e l’utilizzo di gommone e pattino. I cani impiegati sono stati golden retriever, labrador e meticci, che assieme al proprio conduttore svolgono, durante i mesi di luglio e agosto, il servizio di presidio, sia a terra che in mare con il gommone, in collaborazione con la Capitaneria di porto. Tutte le unità cinofile sono impiegate in sinergia con le altre risorse dalla Protezione civile regionale.

Ma come si diventa soccorritore cinofilo? «Si deve intraprendere un percorso abbastanza lungo, che prevede il conseguimento del brevetto di bagnino per il conduttore, mentre il cane deve frequentare un primo corso di base e poi un altro di salvataggio». Non tutti i cani sono indicati per il soccorso in mare: «I migliori sono i golden retriever, i labrador e i terranova, tipici cani acquatici, ma possono adattarsi anche i meticci, molto dipende dalle doti del singolo animale». Il resto, lo fa l’addestramento: «Vi è una graduale educazione del cane ai suoi compiti – spiega Dallago –, che si realizza grazie a uno staff di esperti, tra i quali ci sono medici veterinari, addestratori, educatori cinofili e comportamentisti». Non ci sono particolari teorie a cui ispirarsi, ma c’è un faro imprescindibile: «Il nostro punto di riferimento per l’approccio con i cani, è l’etologo austriaco Konrad Lorenz. Il suo testo ‘E l’uomo incontrò il cane’ è la nostra stella polare. Lo studioso insegna che questi straordinari animali devono essere educati con dolcezza e fermezza, come si farebbe con un bambino, affinché diventino veri amici che non ci deluderanno mai».