Cantiere Wider, arriva l’ok del Ministero

Il governo giudica l‘intervento di "impatto paesaggistico medio". E non sarà richiesta la valutazione di impatto ambientale

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Via libera del Ministero della Transizione Ecologica al progetto del cantiere Wider che sarà costruito nell’area portuale tra la vecchia darsena e Marina dei Cesari. Dopo l’approvazione, a dicembre 2021 con il solo voto contrario di M5S, della variante al Prg del Porto (a causa dell’altezza dell’immobile che passerà da 14 a 24 metri) la documentazione è stata inviata al Ministero della Transizione Ecologica. Ministero che ha giudicato l’intervento di "impatto paesaggistico medio" tale da non richiedere la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via). Ora la parola passerà alla Regione Marche per un parere tecnico, mentre la valutazione della Soprintendenza delle Marche sarà successiva alla presentazione del progetto vero e proprio. "Dalla documentazione visibile sul sito del Ministero – fa notare il capogruppo di M5S, Tommaso Mazzanti – abbiamo appreso che il progetto Wider sta subendo delle modifiche rispetto agli elaborati allegati alla variante discussa in consiglio comunale. Come consiglieri, siamo tenuti all’oscuro di tutte le evoluzioni progettuali su un intervento che, se autorizzato in via definitiva, impatterebbe radicalmente sullo skyline e sull’identità urbanistica della città". M5S chiede maggiore condivisione: "Anche se non nutriamo particolari aspettative su una giunta che pratica poco la partecipazione, in particolare su questo progetto che è stato blindatissimo fin dalla sua gestazione".

Anche il Psi, attraverso il coordinatore Aldo Scalera, si augura che "il Comune e l’assessore alla Urbanistica Cristian Fanesi facciano vedere alla città, prima e non dopo, il progetto architettonico e il piano economico di gestione. In quell’area occorre una struttura di alto livello architettonico in grado di dare una diversa dignità agli altri brutti scatoloni-laboratori. Dovrà essere l’occasione per caratterizzare tutta la zona. Quindi come punto di unione fra il Lido, la nuova Sassonia del Waterfront, il porto e gli orti". E ancora Scalera: "Per esperienze di basso profilo, Fano ha già dato squalificando l’intera area del Lido con la bocciatura, all’epoca, del progetto Gregotti". "Serve un incontro pubblico – insistono dal Psi – perché il progetto sia raccontato alla città, perché sia data la possibilità a tutti di capire e comprendere cosa nascerà nell’area del porto".

"Mi si dice – prosegue Scalera – che la costruzione della Wider porterà 100 posti di lavoro. Risultato certamente importante, ma va considerato il rapporto costo beneficio dal punto di vista dell’economia turistica e marinara e vanno fatte scelte strategiche nell’interesse della città". Scalera si aspetta che a breve, sul caso Wider, sia convocato un incontro di maggioranza "per capire quale risposta dare all’area retrostante il futuro cantiere dove hotel, esercizi ed attività turistiche potrebbero perdere in futuro ben più degli ipotizzati cento posti della Wider". Anna Marchetti