Carnevale, tutto rinviato a luglio E scoppia il caso del nuovo direttivo

La pandemia guasta la festa per il secondo anno. Intanto, a maggio, gli organi dell’Ente sono in scadenza e Giammarioli si smarca. Altolà dell’assessore Lucarelli: "Fino a fine anno resta in carica l’attuale consiglio"

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di Anna Marchetti

Per il secondo anno consecutivo Fano dice addio alle sfilate dei carri allegorici (nelle domeniche del 13, 20 e 27 febbraio 2022): il Carnevale si festeggerà a luglio. E’ la decisione assunta dall’Ente Carnevalesca in accordo con il Comune, vista "l’attuale situazione sanitaria e il perdurare dello stato di emergenza in cui versa l’intero Paese". "L’ufficialità del rinvio – afferma il maestro carrista Giovanni Sorcinelli (associazione Fantagruel) – l’abbiamo appresa dagli organi d’informazione, anche se per noi era evidente già da due mesi".

Qualcuno, però, ricorda che a giugno dovrebbe esserci il rinnovo del consiglio direttivo e l’elezione del nuovo presidente. Sul suo profilo Facebook Alessandro Leonelli fa presente che "l’attuale consiglio decade a maggio e non c’è traccia del tesseramento 2022: chi lo fa il Carnevale a luglio?". La presidente Maria Flora Giammarioli non sembra affatto convinta di continuare nella guida dell’Ente: "Non in queste condizioni – sottolinea –. Serve un cambio di passo, bisognerà fare un’assemblea e parlarne". Tante le responsabilità civili, penali ed economiche per una manifestazione sempre più impegnativa dal punto di vista organizzativo (norme sanitarie, antiterrorismo e antipanico) e la conseguente limitata capienza fissata già prima dell’emergenza sanitaria, a circa 15mila presenze per ogni sfilata.

Per l’assessore Etienn Lucarelli il rinnovo del consiglio direttivo non interferirà con il Carnevale di luglio. "L’attuale consiglio è in carica fino alla fine dell’anno – assicura –: prima si farà la manifestazione, poi a settembre-ottobre affronteremo sia il tema del rinnovo del consiglio sia la forma giuridica da dare alla Carnevalesca". Di fronte all’ipotesi di fare dell’associazione Ente Carnevalesca una Fondazione (soluzione che piacerebbe a Giammarioli) frena l’assessore Lucarelli: "E’ il Comune che è il titolare della manifestazione – ci tiene a precisare –. Sappiamo che con tutte le nuove normative, le associazioni faticano a sostenere l’impegno organizzativo di manifestazioni così impegnative, ma prima di prendere qualsiasi decisione è necessaria una analisi dello stato dell’arte".

Se è vero che i carri non potranno sfilare nel mese di febbraio, l’Ente non mancherà di prevedere alcune iniziative in occasione della settimana grassa (dal 24 febbraio al primo marzo) "Lo scorso anno – rammenta Giammarioli – abbiamo organizzato un’edizione digitale per riuscire a celebrare l’evento. Quest’anno vorremo fare iniziative in presenza, mentre il progetto presentato per febbraio sarà adattato all’edizione estiva: non possiamo pensare a un anno senza Carnevale. Nei prossimi giorni avverrà il confronto con il Comune e con tutte le maestranze per mettere a punto il programma di luglio: il Carnevale non si ferma".