Era accusato di aver truffato più di cento aspiranti vacanzieri di lusso offrendo sul web case da sogno nelle mete più vip di Italia. E nella sua rete era caduto anche un noto imprenditore fanese, il quale aveva pagato circa 7mila euro per 15 giorni in una casa a Cortina d’Ampezzo. Un soggiorno indimenticabile tra sci, locali e struscio glamour, ma purtroppo solo sulla carta. Lo chalet esisteva, ma, come riferito anche dalla vittima in aula, non con le caratteristiche mostrate e decantate nel sito. Ma ieri l’immobiliarista che affittava sogni, Dario Di Caterino, 50 anni, originario di Perugia, è stato condannato dal Tribunale di Pesaro a un anno e 2 mesi di reclusione per truffa. Il pm aveva chiesto tre anni. Ma di quei 100 raggiri, ne sono rimasti in piedi solo due, gli altri sono finiti tutti in prescrizione. E nessuna delle vittime si è costituita parte civile.
L’indagine risale a diversi anni fa. Era partita dalla procura di Torino per poi essere traslocata a Pesaro dove è nato e finito il primo grado di giudizio. Il difensore di Di Caterino, l’avvocato Massimiliano Manna di Perugia, attende le motivazioni e poi farà appello. "Il mio assistito è incensurato – spiega – tra l’altro per noi è competente il foro di Perugia e abbiamo messo in evidenza la totale carenza probatoria".
e. ros.