"Colonscopia, venga nel 2023" Contrordine: spunta un posto il 25

Le avevano prospettato un’attesa di un anno e mezzo. Invece Lorenza Mosca Teodonno potrà fare la colonscopia il 25 maggio. La situazione si è improvvisamente sbloccata ieri mattina dopo la pubblicazione sul nostro giornale di un articolo nel quale la signora denunciava una attesa di diciotto mesi per la visita specialistica. Il Cup regionale (Centro unico di prenotazione) le aveva proposto la visita (suggerita dopo il ricovero ospedaliero alla fine di marzo) per il 23 ottobre 2023. Sorpresa e un po’ risentita, Lorenza aveva rifiutato la data per ritentare il giorno successivo, nella speranza di fissare l’esame più a breve termine. E, nel caso non ci fosse riuscita, aveva anche preso in considerazione di rivolgersi ad un centro medico privato.

La signora non ha avuto bisogno di ulteriori telefonate al Cup in quanto ieri, dopo una serie di contatti con i dirigenti di Marche Nord, ha avuto la buona notizia: farà la colonscopia il 25 maggio in ospedale a Pesaro: "Sono rientrata – spiega – tra le visite riservate ai pazienti che vengono dimessi dopo un ricovero ospedaliero. Sono contenta di avere risolto il problema anche se nella mia condizioni ci sono centinaia di persone e mi chiedono come faranno".

Sulla questione interviene Marta Ruggeri, capogruppo regionale dei Cinque Stelle: "La Regione è attesa a una prova decisiva: ricondurre le liste d’attesa a tempi che siano i più brevi possibili. Un risultato sfuggito ai predecessori dell’attuale giunta marchigiana, ma tuttora lontano dall’essere conseguito. Vero è che da due anni l’emergenza Covid condizioni in modo pesante il funzionamento del sistema sanitario, ma ciò non attenua gli aspetti preoccupanti dell’attuale situazione. L’augurio è che la Regione sappia mettere a buon frutto i quasi 13 milioni di risorse statali aggiuntive per le Marche, inseriti nel piano operativo per il recupero delle liste d’attesa (7,4 milioni per l’Asur, 3,1 per Torrette, 1,5 per Marche Nord). È infatti intollerabile che il servizio sanitario pubblico abdichi dal proprio ruolo, a vantaggio delle strutture private. L’operato della Regione sarà valutato proprio dalla capacità di svoltare, garantendo prestazioni nei tempi prestabiliti. I 5 Stelle vigileranno".