Fano, boom di cremazioni. Ora serve un altro forno

Cimitero dell’Ulivo, un altro impianto sarà installato accanto all’esistente entro tre mesi

Il cimitero di Fano

Il cimitero di Fano

Fano, 20 settembre 2019 - Raddoppia l’impianto di cremazione al cimitero dell’Ulivo. Un altro forno sarà installato di fianco a quello esistente, entro i prossimi tre mesi, per fare fronte alle richieste crescenti di cremazione. «La crescita della domanda risulta esponenziale – spiega Luca Pieri, presidente dell’Aspes spa –, sfiorando il 35 per cento in più nel 2018, con circa mille cremazioni (tra salme, circa 350, e resti mortali da esumazione), dato riferito a Fano e Pesaro, a cui si devono aggiungere le molte richieste provenienti anche da altre città delle Marche e dalle regioni limitrofe. Questi risultati, lusinghieri per il nostro sodalizio, avendo superato ogni più rosea previsione, ci hanno indotto a potenziare l’impianto, sfruttando una opzione del piano industriale, che già prevedeva una seconda linea di ampliamento, con una spesa agevolata, avendo rispettato i tempi previsti dal contratto». Soddisfazione è stata espressa anche da Paolo Reginelli, presidente dell’Aset: «Il secondo impianto consentirà la manutenzione dell’altro, in modo da soddisfare le crescenti richieste, che derivano da un atteggiamento culturale più propenso alla cremazione rispetto al passato».

La struttura, nata dalla collaborazione tra le società dei Comuni di Fano (Aset Holding) e Pesaro (Aspes spa), unite in un sodalizio costruito ad hoc (Adriacom), di cui è amministratore unico Antonio Muggittu, è entrata in funzione il 23 gennaio del 2017, grazie a un investimento di 2.380mila euro. E’ la prima della provincia e la seconda delle Marche, dopo quella di San Benedetto del Tronto, mentre l’altra più vicina è quella di Cesena. Il costo per la cremazione di una salma ammonta a 590 euro, iva compresa, scontato del 10 per cento per i residenti nei comuni serviti da Aset e Aspes. «Un costo contenuto – aggiunge Pieri – se si considera che anche il prezzo della bara è minore, rispetto a quello di una destinata all’inumazione, e si può risparmiare anche il pagamento del loculo, se si richiede l’affidamento delle ceneri». Il moderno impianto di cremazione, con il suo edificio dallo stile sobrio e minimalista, è un gioiello della tecnologia, una macchina perfetta e silenziosa, che in appena un’ora e mezza, bruciando metano fino a 900 gradi, completa la cremazione di una salma. Seduti su comodi divanetti, in una stanzetta che si affaccia sulla campagna intorno al camposanto, i parenti possono visionare in uno schermo l’introduzione del feretro del loro congiunto nel forno, che si trova al piano sottostante.

Poi attendono circa un’ora e mezza, per il completamento della cremazione, e un’altra mezzoretta per il raffreddamento delle ceneri, che sono poi consegnate in urne di alluminio di tre grandezze. Nel frattempo è disponibile una cappella, per il rito religioso, e una sala multimediale, dove si possono proiettare filmati e foto che ricordano il defunto, ma anche collegarsi in video conferenza con altri parenti che sono distanti. Nulla è lasciato al caso, dal salottino per gli autisti che trasportano le salme da fuori regione, alla terrazza panoramica che si affaccia sulle colline, dove si può trascorrere qualche minuto di raccoglimento, immersi nel silenzio della campagna, prima di porgere l’estremo saluto.