E il sindaco mobilita gli psicologi per sostenere docenti e compagni

Mentre proseguono lungo il fiume Nevola le difficili ricerche di Mattia, 8 anni, disperso da giovedì sera, alla scuola primaria di San Lorenzo in Campo ieri mattina si è vissuto un rientro particolarmente delicato. Con le docenti e tutto il personale diviso tra il dolore per quanto accaduto al bambino e la necessità di tutelare i suoi compagni, specie quelli della terza ‘A’, la classe che frequentava, anzi che frequenta, perché tutti sperano ancora in un miracolo, il piccolo Matty.

Su richiesta del sindaco Davide Dellonti, formulata domenica, ieri nel plesso è stato attivato il supporto psicologico per insegnanti e alunni. "E’ un momento molto delicato per la nostra comunità - ha evidenziato il primo cittadino – e per questo ho ritenuto necessario chiedere l’intervento di un pool di giovani psicologici esperti di situazioni complesse in ambiente scolastico, per supportare in particolare gli insegnanti e, in prospettiva, anche i compagni di scuola di Mattia, per ora tenuti al riparo da notizie e circostanze che possano urtare la loro sensibilità e destabilizzarli".

"In questa situazione d’incertezza - aggiunge Dellonti - è bene agire con estrema cautela. Pertanto, ho chiesto all’Ambito Sociale di Fano, la struttura sovracomunale che gestisce i servizi nella nostra zona, di fornirci la cosiddetta ‘Unità di strada’. Una equipe di giovani psicologici che svolgono attività di supporto in questi momenti. Serve agli insegnanti e poi servirà all’interno delle classi, soprattutto in quella frequentata da Mattia. Sono specialisti - spiega -, abituati a gestire situazioni complesse all’interno degli ambienti scolastici".

"Stamattina (ieri, ndr) – conclude il sindaco – è già stato attivato il primo step, che ha avuto come destinatarie le insegnanti, non solo della classe di Mattia, ma anche di una quinta frequentata da bimbi che giovedì sera hanno vissuto delle difficoltà a causa della terribile alluvione". Sandro Franceschetti