Fabio Molo ha la sclerosi, cacciato da casa

Ex collaboratore scolastico, 58 anni, adesso è disperato

Disabile in carrozzina

Disabile in carrozzina

Fano, 27 aprile 2019 - Malato di sclerosi multipla e in stato vegetativo, un fanese di 58 anni, Fabio Molo, dovrà lasciare l’abitazione dove vive in comodato d’uso da 30 anni. Il fratello, che non è riuscito a trovare a Fano un’altra casa a un prezzo modesto, lancia un accorato appello affinché qualcuno lo aiuti: «Ho chiesto sostegno ai Servizi sociali – racconta Lorenzo Molo, 66 anni – ma mi hanno detto che non dispongono di un appartamento a prezzo agevolato.

Cosicché dovrei chiedere l’assegnazione di un alloggio popolare, ma il bando non è ancora stato pubblicato e, considerate le lunghe procedure burocratiche, dovrei aspettare troppo tempo. Intanto mio fratello dovrà lasciare la casa entro settembre prossimo. Il proprietario, che mi ha già fatto scrivere due raccomandate dal suo avvocato, ha spiegato che agirà per vie legali, se mio fratello non lascerà l’immobile, accollando a me le spese per le procedure, in quanto sono l’amministratore di sostegno».

Fabio Molo, appassionato di nuoto e calcetto, faceva il collaboratore scolastico in una scuola di Fano e progettava il suo futuro, quando all’età di 25 anni i medici gli diagnosticarono la malattia degenerativa. Un male che ha causato anche la morte prematura di sua madre. Da allora è stato un calvario, per lui e per i suoi familiari, che l’hanno sempre sostenuto, specie quando le sue condizioni col passare degli anni si sono aggravate. Ma negli ultimi tempi, quando cominciava a perdere gran parte delle funzionalità, è stato necessario farlo seguire da un assistente giorno e notte.

«Mio fratello – aggiunge Lorenzo Molo – vive in un seminterrato in via Roma, da quando mio padre, che svolgeva lavoretti di giardinaggio per conto del proprietario, ebbe quei locali in comodato d’uso gratuito. Oggi, con la misera pensione e l’assegno di accompagnamento di Fabio, riusciamo a stento a coprire lo stipendio dell’addetto all’assistenza, che ammonta a 1600 euro al mese per 40 ore settimanali. Ho cercato a lungo una casa in affitto, consultando agenzie immobiliari e privati, ma oltre alla difficoltà di reperire appartamenti disponibili, i prezzi di mercato sono molto elevati e non alla mia portata». Lorenzo Molo è molto provato da quando ha ricevuto le raccomandate che intimano lo sloggio a suo fratello, ma non ha perso la speranza che qualcuno prenda a cuore la situazione e gli tenda una mano.