ANNA MARCHETTI
Cronaca

"Ferrovia, non è un tabù il tunnel sotto Monte Giove"

Il vicesindaco Fanesi dopo l’apertura del Ministero all’inserimento di Fano nel progetto di arretramento. "Occasione da cogliere. Guardiamo avanti"

di Anna Marchetti

Novilara, attraversamento dell’Arzilla, galleria sotto Monte Giove, nuova stazione a Chiaruccia e ritorno sulla costa, più o meno all’altezza di Metaurilia. Questo potrebbe essere il nuovo percorso della linea ferroviaria che si dovrebbe realizzare con l’arretramento dell’Adriatica, dopo che il Ministero ha aperto alla possibilità di inserire anche Fano nel progetto, per un aspesa aggiuntiva di 500 milioni di euro oltre al miliardo e 200 milioni già previsto per Pesaro.

"Siamo fortunati – commenta il vicesindaco Cristian Fanesi – perché abbiamo la possibilità di utilizzare il corridoio individuato all’interno del Ptc (Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Pesaro e Urbino) che, almeno in parte è ancora valido. Penso che l’arretramento della linea ferrovia sia una occasione da cogliere anche se non siamo noi a dover fare il progetto, bensì Rfi".

Quindi la nuova stazione sarà a Chiaruccia?

"Penso che sia giusto progettare una stazione ferroviaria nuova, lontana dalle mura Malatestiane. Tra l’altro uno dei vincoli posti dal Ministero delle Infrastrutture è che le future stazioni non siano eccessivamente distanti dalle vecchie e Chiaruccia (dove il Comune ha ampie proprietà) rispondere a tali esigenze".

I tecnici di Fano e Pesaro stanno già lavorando insieme?

"E’ bene che le due città inizino a ragionare su questo tema. La nostra ferrovia è stata inaugurata dal primo Re d’Italia, all’epoca costruire una stazione a ridosso del centro storico aveva senso, ora non credo sia più così".

Come pensate di collegare la nuova stazione al centro storico?

"Abbiamo la ferrovia Fano-Urbino da riutilizzare come metropolitana di superficie, che non è in contrasto con la possibilità di prevedere a fianco la pista ciclabile".

’In Comune’ ha già detto no alla galleria sotto Monte Giove: c’è una possibilità di evitarla?

"E’ un problema che deve risolvere Rfi. Personalmente sono contrario ai conservatorismi. Abbiamo una ferrovia che passa sotto le mura Malatestiane che sono in crisi dal punto di vista statico, una ferrovia quotidianamente erosa dal mare, che non ha nessuna possibilità di sviluppo e che è lontana dal baricentro cittadino. Vogliamo lasciare tutto così? Io dico no, perché voglio guardare avanti".

In che punto la ferrovia si ricollegherà alla costa?

"Decideranno i tecnici di Rfi ma c’è lo spazio per collegare altri territori a sud (anche se il costo ipotizzato per l’arretramento fino a Marotta è di 3 miliardi)".

Intanto la capogruppo del Pd, Agnese Giacomoni, commenta: "Apprezziamo che Ricci cerchi di trovare una soluzione funzionale all’intero territorio, ma sarebbe opportuno che il sindaco Seri rivestisse un ruolo di maggiore protagonismo in questa vicenda. Va trovata una soluzione che permetta di bypassare Fano tenuto conto che da Novilara verso sud il territorio è perlopiù pianeggiante e quindi i costi di realizzazione sarebbero più contenuti. Bypassare la nostra città non è una rivendicazione campanilistica, ma congeniale ad una infrastruttura strategica come la velocizzazione della ferrovia Adriatica".