Il centro diurno dedicato a don Aldemiro

Mondolfo, il Comune ha deciso di intitolare la struttura al suo amatissimo parroco. Il sindaco Barbieri: "E’ il tributo della comunità"

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Il centro socio educativo riabilitativo ‘La Rosa Blu’ di Mondolfo sarà intitolato a don Aldemiro Giuliani, l’indimenticato e amatissimo parroco del paese cesanense e poi cappellano nel suo ospedale ‘Bartolini’ e successivamente al ‘Santa Croce’ di Fano, stroncato dal Covid a fine ottobre del 2020 a 86 anni.

"E’ trascorso più di un anno e mezzo dalla scomparsa di don Aldemiro e il suo ricordo è ancora vivido e commosso nel cuore di chi lo ha conosciuto – evidenzia il sindaco Nicola Barbieri -. Per questo, l’amministrazione comunale, con tanto di delibera di giunta, ha deciso di intitolargli il centro diurno per ragazzi e ragazze diversamente abili ‘La Rosa Blu’. Una struttura d’eccellenza, nata oltre 30 anni fa grazie anche all’impegno e alla sensibilità del don, che svolge un servizio importante per le famiglie e i loro ragazzi in situazioni di difficoltà, attualmente una dozzina". Il primo cittadino aggiunge: "L’intitolazione è il tributo di tutta la nostra comunità alla memoria di una persona straordinaria, che ha rappresentato un punto di riferimento per la popolazione; un sacerdote illuminato, attento e sempre pronto ad aiutare chi aveva più bisogno. Compiamo un omaggio ai tanti gesti d’amore che don Aldemiro ha donato, con tenacia e passione, durante il suo lungo ministero, sostenendo moltissime persone che nella vita si sono imbattute nella sofferenza".

Nelle parole che lo stesso don ha scritto nel suo testamento spirituale c’è l’essenza del profondo legame che ha avuto con la comunità: "Il cammino è giunto al traguardo e il traguardo è la pienezza della vita, che è Dio. Vorrei rivolgermi a tutti, entrare in punta di piedi nelle case, dialogare con ciascuno. Dopo il grazie a Dio, un grazie a tutti voi che ho conosciuto e mi avete voluto bene, e a quanti non sono stato in grado di capire chiedo sinceramente scusa. Un invito; fra tanti inviti che ho fatto ripetutamente, mi permetto di farvene ancora uno e di lasciarvelo come ricordo: amate la gente che soffre. Ci sono tante persone che soffrono e pochi si interessano a loro. Amate chi sta male in ogni senso". L’iter per l’intitolazione prevede che la delibera venga ora inviata alla Prefettura per l’approvazione e l’autorizzazione in deroga, essendo don Aldemiro deceduta da meno di 10 anni. "È nostra intenzione – conclude Barbieri -, ottenuto l’atto autorizzativo, organizzare una cerimonia pubblica entro questo 2022.

Sandro Franceschetti