Fano, ladro seriale di offerte arrestato in chiesa. Ecco come 'pescava' i soldi

Era riuscito a intascarsi le donazioni alla parrocchia di Sant’Orso. Carabinieri si fingono fedeli e lo incastrano

Il kit del ladro: un metro riavvolgibile e la pila

Il kit del ladro: un metro riavvolgibile e la pila

Fano (Pesaro e Urbino), 4 dicembre 2019 - Pensava di farla franca per la terza volta. Ma i carabinieri di Fano lo stavano già aspettando al varco. Anzi, in chiesa. Seduti sulle panche, come fedeli raccolti in preghiera. Ma invece di guardare al Crocifisso, tenevano gli occhi puntati su di lui. Lo hanno lasciato armeggiare sulla cassetta delle offerte. E alla terza busta coi soldi, «pescata» usando come canna un metro flessibile in metallo e nastro adesivo sulla punta, i carabinieri sono entrati in azione e lo hanno preso nella loro rete. A finire in manette, l’altro ieri mattina, è stato Pasqualino Di Rocco, un 39enne, originario di Milano, residente a Fano. Furto aggravato continuato, l’accusa contestata dal pm Giovanni Narbone. La chiesa presa di mira è quella di Sant’Orso.

Di Rocco stava scontando ai domiciliari un cumulo di pene per furti e rapine irrogato dal Tribunale di Milano. Aveva però un permesso giornaliero per motivi assistenziali. Ma invece di prestare il proprio servizio, aveva deciso di rubare le offerte. Insieme a un complice, era entrato in azione già un paio di volte. Sempre di lunedì. Il 18 e il 25 novembre scorsi. Non a caso. Il giorno prima, alla messa della domenica, i parrocchiani avevano lasciato buste con offerte nella cassetta. Sapeva quindi che il lunedì quel salvadanaio sarebbe stato pieno.

Ad accorgersi delle sparizioni è stato il parroco. Il don è riuscito a risalire alla somma sottratta. Circa 500 euro quella delle prime due visite. Il conteggio è stato possibile perché le offerte erano in buste nominative ed erano destinate a contribuire a un mutuo acceso dalla parrocchia per lavori già svolti. A incastrare i ladri sono state le immagini rilevate da un impianto di videosorveglianza del posto. Erano però già stati notati introdursi in chiesa nelle due mattinate e uscire con qualcosa in mano. Scattata la denuncia ai carabinieri, grazie ai fotogrammi si è riusciti a dare nome e volto ai due ladri. Poi, lunedì scorso, i militari sono entrati in scena spacciandosi per fedeli. Alle 11 è arrivato solo Di Rocco. Non lo hanno mai perso di vista mentre era impegnato nella sua pesca «miracolosa». Alla terza busta, sono scattate le manette.

La procura gli ha contestato tutti e tre gli episodi. Alla direttissima di ieri mattina, il 40enne è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione, più una multa di 400 euro. Degli episodi del 18 e 25 risponde di furto aggravato continuato in concorso anche il complice, classe ’94, denunciato a piede libero. Di Rocco ora si vedrà revocare la detenzione domiciliare. E per lui si apriranno presto le porte del carcere.