
Foto della sua ex fidanzata nuda e in pose osé pubblicate su decine di siti pornografici. Si sarebbe voluto vendicare così per essere stato lasciato dalla sua ragazza, un fanese di mezza età, che ieri è stato rinviato a giudizio per i reati di interferenze illecite nella vita privata e diffamazione. A denunciarlo è stata proprio la sua ex fidanzata. I fatti risalgono al 2018. I due avevano avuto una relazione. E nell’intimità della loro casa e del loro rapporto, avevano immortalato alcuni momenti in scatti e video. In particolare, lui l’avrebbe fotografata senza veli a letto e sul divano. Le avrebbe anche girato dei video, persino mentre dormiva.
Dopo mesi di idillio, la storia arriva al capolinea. E ci arriva male. Lui non prende bene la fine del rapporto. E decide di mettere in atto, a detta della procura di Pesaro, la sua personale e spietata vendetta. Prende tutto quel film del loro amore e lo carica su decine di siti hard. In un attimo, il corpo svestito e le pose ammiccanti della sua ex fanno il giro del web. E di giro in giro, di clic in clic, finiscono anche sotto gli occhi della ragazza, molto probabilmente avvisata da qualche navigante del porno che la conosce e soprattutto la riconosce.
Per la donna è uno vero choc. E cerca di correre immediatamente ai ripari. Intanto corre dalle forze dell’ordine e denuncia l’uomo. Il suo fascicolo finisce sul tavolo della procura della repubblica di Pesaro che ieri ha chiesto e ottenuto, dal gup Francesco Messina, il rinvio a giudizio per i reati di interferenze illecite nella vita privata e diffamazione, in quanto quegli scatti e video, pubblicati senza il consenso della protagonista, offendono la sua dignità e reputazione.
L’imputato, difeso dall’avvocato Alberto Serafini, respinge le accuse e si prepara ad affrontare il processo. I fatti risalgono a prima dell’entrata in vigore delle norme più afflittive introdotte con il revenge porn. Ma anche con i reati contestati, l’imputato rischia una pena anche fino a 4 anni per le interferenze illecite e fino a un anno per la diffamazione.
e. ros.