Malati renali, c’è la videodialisi. Così i pazienti sono curati a casa

Si chiama telemedicina ed è stata sperimentata nel reparto di Nefrologia del Santa Croce di Fano. La prima persona presa in carico è una donna di Tavullia. Il direttore: "Minori costi e cure adeguate".

Malati renali, c’è la videodialisi. Così i pazienti sono curati a casa

Malati renali, c’è la videodialisi. Così i pazienti sono curati a casa

Debutta nel reparto fanese di Nefrologia e dialisi il nuovo sistema che permette ai malati di evitare gli spostamenti in ospedale restandosene comodamente a casa. Si chiama telemedicina, e la prima paziente presa in carico è di Tavullia. In pratica il paziente, attraverso la videodialisi, comunica in tempo reale con il personale sanitario per consigli, supporto e istruzioni operative per la gestione del trattamento direttamente dalla propria casa, senza il bisogno di recarsi in ospedale.

"Il paziente zero è di Tavullia – spiega il direttore dell’Unità operativa complessa Nefrologia e Dialisi, Marina Di Luca – e il servizio si estenderà anche ad altri pazienti. Si tratta di uno strumento di videodialisi all’avanguardia a supporto dei pazienti con malattia renale cronica in terapia dialitica peritoneale domiciliare. Lo specialista arriva direttamente a casa del paziente e attraverso la tecnologia lo visita e gli fa un teleconsulto, evitando così che lo stesso si rechi in ospedale. Minori costi per il servizio sanitario nazionale, ma anche la garanzia di cure adeguate e di monitoraggio continuo della salute dell’utente".

La fase iniziale procede molto bene, con la soddisfazione piena della paziente e del personale sanitario. I dati relativi ai parametri vitali vengono trasmessi, in tempo reale, dalla casa del paziente e dalla struttura ospedaliera, direttamente alla centrale operativa del reparto di Nefrologia e Dialisi del Santa Croce, attraverso una apparecchiatura mobile (totem) installata a casa della persona in dialisi (in caso di terapia domiciliare).

"L’ambulatorio di Dialisi peritoneale di Fano – aggiunge Silvio Di Stante, responsabile Dialisi Domiciliare e Ambulatorio MaReA (Malattia renale avanzata) – conta al momento circa 30 pazienti in trattamento e oltre 250 in fase predialitica della malattia: la video dialisi consentirà di accorciare le distanze tra il Centro ospedaliero e i pazienti". Per l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini "la telemedicina e la video dialisi consentono di raggiungere anche i pazienti che vivono nelle aree più interne della regione".