Fano, muoiono insieme nel giorno dell’anniversario di matrimonio

La città piange Italia Bramucci, storica bidella del Battisti, deceduta a poche ore di distanza dal marito: avrebbero festeggiato 60 anni di nozze

Italia Bramucci, 85 anni, e Vincenzo Giovinazzo, 90

Italia Bramucci, 85 anni, e Vincenzo Giovinazzo, 90

Fano, 10 gennaio 2021 - Se ne sono andati a poche ore di distanza l’uno dall’altro, nel giorno del loro 60esimo anniversario di matrimonio, Vincenzo e Italia Giovinazzo. Lui, 90 anni, originario di Bari ed ex minatore in Belgio, sopravvissuto al crollo della miniera dove stava lavorando (rimanendovi a lungo imprigionato) si è arreso lunedì scorso alle sue malattie, a causa del Covid che ha repentinamente aggravato il suo quadro clinico. Lei, Italia Bramucci, 85enne fanese doc, storica bidella dell’istituto Battisti dove ha lavorato fino alla metà degli anni ‘80, conosciutissima in città anche per essere "la mamma delle 5 femmine", non ha retto alla notizia della morte del marito.  

Il suo cuore che da oltre 60 anni batteva all’unisono con quello del compagno di tutta una vita, si è spento poche ore dopo che le cinque figlie le hanno comunicato la notizia ferale. Uniti nella vita e nella morte. "I funerali sono stati celebrati ieri ( venerdì, ndr ) - ci ha raccontato la figlia maggiore, Maria, 58 anni -. Gli amici fanesi non hanno fatto mancare il loro sostegno. In tanti ci hanno chiamato". Non ci sono parole per esprimere cosa si prova nel perdere entrambi i genitori nello stesso momento. Ma immaginarli ancora l’uno accanto all’altro è il pensiero che rende, se possibile, un po’ più dolce quel dolore.  

Vincenzo da circa un anno era ospite di una casa di riposo: la vita in miniera, infatti, aveva segnato la sua salute costellandola di patologie che negli ultimi anni si erano aggravate al punto da non consentirgli più un’esistenza autonoma. Nell’ultimo periodo, le sue condizioni fisiche erano ulteriormente peggiorate richiedendo il ricovero in ospedale dove il 3 gennaio la famiglia ha avuto comunicazione della sua positività al Covid. Il giorno dopo Vincenzo non c’era già più.  

Provata a sua volta da tanti acciacchi e sempre più assente, Italia lo ha seguito poche ore dopo: il 6 gennaio, una data che era sempre stata importante per la coppia che nel 1960 l’aveva scelta per celebrare le loro nozze. I Giovinazzo vivevano a Reggio Emilia da 1985. Fino a quel momento avevano vissuto a Fano, dove hanno studiato le figlie: Maria, Iole, Carolina, Morena e Michela. "Abbiamo vissuto a Fano fino all’85 quando tutta la famiglia si è trasferita a Reggio. Siamo state io e mia sorella Iole a portare su tutti, perché avevamo trovato lavoro quassù.

All’ospedale di Fano, infatti, nell’83 non si trovava lavoro da infermiera. Ma noi cinque sorelle siamo cresciute tutte a Fano, tant’è che la mia mamma era conosciuta come la mamma delle 5 femmine. E finché non abbiamo venduto casa qualche anno fa, in via Mura Sangallo, l’estate tornavamo sempre. Abbiamo ancora tanti amici lì, che in queste ore ci hanno chiamate".

Vincenzo e Italia hanno vissuto una vita piena, circondati dall’amore delle figlie, dei generi e dei numerosissimi nipoti che ora li piangono assieme anche a tanti fanesi, che l’hanno conosciuta ai tempi della scuola, che frequentavano la sua casa sulle Mura Augustee e che in questi quasi 40 anni di assenza ancora parlavano di quella famiglia numerosa con quel papà "beato tra le donne".