Fano, portano il figlio di 10 anni dall’oculista. Cinque ore dopo è operato di tumore

Il piccolo soffriva di mal di testa e vomito. Fatta la prima visita è stato trasferito d’urgenza a Pesaro dove è stato salvato dalla équipe di Neurochirurgia del dottor Morabito. E’ il secondo caso in due mesi

Il bambino è stato operato il 14 giugno dall’équipe di Morabito per una massa tumorale

Il bambino è stato operato il 14 giugno dall’équipe di Morabito per una massa tumorale

Fano, 3 luglio 2022 - "Quando era in terapia intensiva spesso mi chiedeva: mamma, ma io torno a casa? Perché gli abbiamo spiegato che aveva una pallina in testa e che nonostante l’intervento qualche pezzettino è rimasto. Non si poteva nasconderglielo perché è un bimbo di 10 anni con le antenne". Anche se ora è un po’ più sollevata (perché l’altro giorno ha ricevuto il risultato confortante del primo, di tre esami istologici da effettuare) ha la voce rotta dal pianto mamma Francesca, ripercorrendo quelle terribili giornate di qualche settimana fa, quando il figlioletto era ricoverato al San Salvatore di Pesaro dopo un delicato intervento d’urgenza alla testa, per rimuovere una massa tumorale di 5 centimetri al cervelletto.

Bimbo operato al cervello dopo una visita agli occhi. "Ecco i segnali di allarme"

"E’ stato un incubo perché lui si rendeva conto di tutto - prosegue la mamma, una donna fanese di 49 anni -. Ma ieri al Bambin Gesù di Roma, l’oncologa ci ha detto che da lunedì nostro figlio può tornare al centro estivo e ricominciare una vita normale. Questo a me e al padre ci rasserena molto, perché temevamo fosse ormai segnato. E poi che dire? Lui è felicissimo di rivedere i suoi amichetti, che in questo periodo gli hanno mandato un video meraviglioso di incoraggiamento e 70 disegni con scritto ‘Forza, ti aspettiamo’. Io non so proprio come ringraziare loro e gli educatori del Centro Estivo Casa Archilei che con grande affetto, rispetto e discrezione ci sono stati vicini". Racconta la sua storia, mamma Francesca, "perché quando la Sanità funziona bene bisogna dirlo: in questo caso si sono attivati tutti in una maniera incredibile e per fortuna c’era il dottor Morabito".

Il 14 giugno scorso mamma Francesca e il suo bambino erano partiti da casa presto per fare una visita oculistica al Santa Croce di Fano. "Alle 11 ci dicono che c’è una massa tumorale e alle 18.30 l’hanno operato. Tre ore di intervento in cui ti crolla il mondo addosso. E’ stato terribile ma allo stesso tempo emozionante, per l’efficienza e la discrezione di tutto il personale medico e paramedico che vogliamo ringraziare".

Da due mesi il bimbo aveva dei mal di testa e qualche sporadico episodio di vomito. "Mi hanno detto che una bambina di 8 anni, anche lei di Fano, ha avuto la stessa cosa. Una coincidenza incredibile calcolando la bassa incidenza di questi tumori - prosegue la donna -. Per noi tutto è iniziato intorno a Pasqua. In questi mesi il pediatra l’ha visitato più volte e gli ha dato anche delle goccine per il vomito. Non era un problema dovuto all’alimentazione, ma mai avremmo immaginato un tumore, si pensava a del nervosismo da fine scuola… Ma siccome non passava, ci hanno consigliato di fare una visita oculistica".

Quel 14 giugno la pressione dell’occhio era altissima. L’oculista Daniele Giammaria ha così inviato il bambino al piano superiore, in Pediatria. "E’ stato visitato dalla dottoressa Domenica Rizzi e da un neurologo di cui non ricordo il nome. Poi la Tac e il verdetto: massa tumorale. Immediato il trasferimento in ambulanza al San Salvatore di Pesaro dove l’equipe di Neurochirurgia del professor Letterio Morabito in poco tempo ha organizzato l’intervento. Alle 21.30 era tutto finito". I genitori ci tengono a ringraziare tutti i medici ma anche gli infermieri dell’ambulanza che a sirene spiegate ha trasportato il bimbo a Pesaro "facendolo sorridere con la sirena e la velocità, cercando di farlo divertire e di mantenerlo il più possibile sereno". Professionalità, efficienza, attenzione, delicatezza, discrezione, gentilezza ed umanità. Questi i sostantivi utilizzati da mamma Francesca nel descrivere "l’eccellenza del reparto di Terapia Intensiva e di Neurochirurgia di Pesaro e di tutto il personale dal Primario agli operatori socio sanitari che si sono rivelati fondamentali nell’affrontare quei terribili giorni. Un grazie immenso a tutti".